Intervistiamo

Controlli nelle case Aterp, denunce e arresti

Scritto da Redazione
Nel corso del servizio i militari dell’Arma avrebbero accertato la sussistenza di allacci abusivi, 3 alle tubature del gas e 1 alla rete elettrica, arrestando per furto aggravato 3 persone. La zona interessata è la solita, il complesso di edilizia popolare di Traversa Isonzo, in particolare quelle in corrispondenza dei civici 1 e 2
 
 
 

Sono 5 le persone denunciate dai carabinieri di Catanzaro per aver occupato abusivamente le case degli stabili Aterp nel centro cittadino. La zona è la solita, il complesso di edilizia popolare di Traversa Isonzo, in particolare quelle in corrispondenza dei civici 1 e 2.

È successo nel corso dei controlli degli agenti dell’Arma per individuare eventuali occupanti abusivi degli appartamenti di proprietà dell’Aterp, l’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria.

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All’esito dei controlli, effettuati con la partecipazione della Polizia di Stato e della Polizia Locale, oltre che di funzionari della stessa azienda, i Carabinieri della Compagnia di Catanzaro hanno denunciato 5 persone responsabili di aver occupato in maniera irregolare altrettanti alloggi.

Nel corso del servizio i militari dell’Arma avrebbero accertato la sussistenza di allacci abusivi, 3 alle tubature del gas e 1 alla rete elettrica, arrestando per furto aggravato 3 persone.

Risultati immagini per viale isonzo catanzaro numeri 1 e 2Fra queste, una si era resa totalmente autosufficiente con riguardo al proprio domicilio: non solo occupava abusivamente uno degli appartamenti di proprietà dell’Aterp, sottraendosi al pagamento del canone mensile all’Ente, ma aveva anche dotato lo stesso di un duplice allaccio abusivo alle utenze domestiche, il primo alla rete elettrica condominiale, il secondo finalizzato ad eludere il conteggio dei consumi del gas, causando alle predette società di fornitura un mancato introito per centinaia di euro.

Nell’ambito dello stesso servizio, i militari hanno arrestato C. P., 41enne catanzarese, risultato destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Catanzaro, dovendo scontare una pena di 6 anni di reclusione presso la Casa Circondariale di Siano per reati contro il patrimonio.

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