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Era “La piccola Venezia”…

Giallorossi in tour 2008. E’ la volta di Scafati, città resa famosa dal basket. Inizia l’era Cuttone…

Scafati è una città non proprio piccola di 50.525 abitanti (Specifichiamo ai fini di contenere considerzioni del tipo: “duva finimmi, ma jocamu a Scafhati”. Inoltre la locale squadretta di basket milita nella serie A1 col nome di Legeascafati. È ubicata in provincia di Salerno, a sud del Vesuvio e, pertanto, prende parte ai cosiddetti Paesi Vesuviani. Geograficamente appartiene all’Agro Nocerino Sarnese di cui è la prima città per numero di abitanti. Il suo territorio è attraversato dal fiume Sarno che taglia la città in due parti, una rivolta verso Napoli e l’altra verso Salerno. Fu importante centro industriale tessile e dell’armeria sotto il glorioso Regno delle Due Sicilie. Infatti, l’allora Re Ferdinando II istituì un Polverificio e realizzò un opera di rettifica del basso corso del Fiume Sarno per il trasporto delle polveri da sparo dall’opificio verso il mare, intervento che risolse anche diversi problemi per la popolazione legati alle continue esondazioni del fiume. Inoltre, sempre sotto Ferdinando II fu costruito uno scalo ferroviario sulla allora prima linea ferroviaria d’Italia Napoli-Portici-Nocera.

Il toponimo “Scafati” deriva dal termine “scafa“, ossia “battello fluviale”, che a sua volta deriva dal latino “scapha”. Tali mezzi, chiamati poi “lontri”, simili alla gondole, ma con fondo piatto, erano fondamentali mezzi per la navigazione del fiume Sarno. Ed è proprio per questa ragione, ma anche per il fatto che i palazzi del centro si affacciano pittorescamente sul fiume, la città di Scafati era un tempo indicata con il nome di “Piccola Venezia”, prima che il fiume Sarno divenisse un’autentica fogna a cielo aperto dovute alla speculazione industriale delle fabbriche di pellami e delle industrie agroalimentari che scaricano nel canale Solofrana ed in quello Cavaiola e dopo le fallimentari gestioni del territorio negli ultimi 20 anni. Ma questa, come direbbe Cristiano Lucarelli, è un’altra storia…
Da Catanzaro A3 da Lamezia a Salerno, poi uscita “Pompei-Scafati” in direzione Napoli e siete giunti a destinazione, magari dopo un pranzo al ristorante “La sosta” di Vietri sul mare, specialità pesce, a due passi da Salerno in direzione nord.
Trasferta facile facile, quattro ore e passa la paura.
Lo stadio comunale sta in via catalano e conta duemila spettatori di capienza.
All’andata la scafatese costò il posto a mister Silipo, dopo mezzo campionato esatto ecco il terzo occupante della panchina giallorossa. Certo potevano aspettare per cacciare Cittadino, per fare cifra tonda, domenica sera. In fondo non era ‘sto gran stratega ma era era uno di noi…

Giuseppe Luglio

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