Intervistiamo

Erra: «Mi aspetto autorità e idee chiare»

Scritto da Redazione
Il tecnico parla alla vigilia della trasferta di Rende e chiede ai giallorossi una prova di carattere e di grande attenzione
 
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Trentanove giorni dopo, Catanzaro e Rende si affrontano nuovamente. Stavolta il palcoscenico sarà quello del “Lorenzon” per un match di campionato e non di Coppa Italia. Al “Ceravolo” vinsero i biancorossi 1-2, ma quella gara fu più l’US a perderla. Mister Erra ha parlato ai microfoni della stampa per la consueta conferenza della vigilia.

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Questo il pensiero del tecnico sul quarto derby stagionale dei giallorossi: «Sicuramente un mese e mezzo fa è stata una partita diversa. Eravamo in fase di sperimentazione. Naturalmente ora siamo diversi e contiamo di interpretare al meglio l’incontro. Ci sono tutti i presupposti per fare bene. Mi aspetto una prova cattiva dal punto di vista agonistico dai miei giocatori con le idee chiare e con autorità».

Dal punto di vista dello schieramento in campo rimane la convinzione dell’allenatore giallorosso di dover essere bravi a modificarsi in corso. Si può partire in un modo e cambiare con lo scorrere dei minuti.

Il Rende giunge a questa partita avendo racimolato un punto in quattro gare. In casa arriva da due sconfitte di fila. «Mi aspetto una squadra battagliera, giovane. Loro giocano insieme da due-tre anni.  Noi dovremmo fare un tipo di match a tratti anche sporco. Siamo concentrati pienamente solo su noi stessi. Mi aspetto un atteggiamento aggressivo. Dovremo essere determinati».

Il campo dei biancorossi nasconde le sue insidie soprattutto nella caratteristica di essere “stretto”. «Sono tre giorni che ripeto sempre le stesse cose ai miei. Penso abbiano capito come devono giocare in questo tipo di stadio».

Mancherà Benedetti, unico calciatore insieme a Nordi ad aver sempre giocato senza essere mai sostituito. Erra non fa drammi. «È una statistica fine a sé. È un giocatore importante per noi che sta facendo bene, ma ho dei giocatori in grado di sostituirlo a dovere».

Il match con l’Akragas ha messo in evidenza come ancora ci siano dei momenti di blackout che colpiscono le aquile. «Dobbiamo diminuire i minuti in cui sbagliamo. Evitarlo è impossibile. Siamo troppo altalenanti; dovremmo diventare più equilibrati sapendo soffrire nelle fasi di pressione degli avversari. Troppo distanti i venti minuti eccellenti iniziali con i successivi venti. L’opportuno  – ha dichiarato Erra – sarebbe mantenere quelli positivi, alzando il trend. Ritengo ci siano i margini per questo tipo di lavoro».

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Certamente per il trainer il problema non è tattico. «Siamo abituati a giocare troppo in avanti e si crea qualche difficoltà, ma penso sia più mentale. Bisognerebbe calarsi nei compiti al massimo dell’intensità. Ancora ci sono delle criticità che mettiamo in evidenza. Occorre capire che non possiamo essere sempre belli e leziosi».

Infine il mister ha evidenziato come i convalescenti Di Nunzio ed Infantino non hanno ancora i novanta minuti nelle gambe.

Ferdinando Capicotto

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Redazione

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7 Commenti

  • Il problema non è solo che l’attacco stia troppo in avanti e troppe volte…(e comunque la tirata d’orecchie gliela devi fare, pure in campo!!!) ma ANCHE che la difesa stia troppo schiacciata e si porta dietro il centrocampo…devono cercare di stare sempre alla stessa distanza, i difensori centrali dalla punta… chiaro? Sia in avanti che quando si indietreggia…tutta la squadra deve salire e scendere. Meglio di così non si può spiegarlo.

  • oltre al fatto che ai tuoi attaccanti, che sono i primi difensori, gli devi spiegare come si fa il pressing…il più delle volte vanno a vuoto perché ognuno fa per conto suo ed i movimenti del compagno non richiamano a dovere i movimenti degli altri, per esempio quando l’esterno va a pressare, gli altri devono sapere dove stare e a loro volta devono azionarsi nel pressing quando la palla gira…si insegna pure nelle giovanili! Pertanto, perfino Letizia deve muoversi in un certo modo, ma tu glielo dici oppure no? A me sembra che tu gli faccia fare ciò che vogliono…ed in fase difensiva non è proprio possibile. La tirata d’orecchie fagliela altrimenti cosa ci stai a fare lì?!

  • Non si legge mai la dichiarazione di un allenatore del genere.Si deve capire che non si può essere sempre belli e leziosi. L’allenatore deve imporre le tattiche e le regole ad una squadra che per 2 anni di seguito ci ha fatto solo soffrire. Saremmo grati anche se, qualche volta non vincesse le partite,ma giocasse bene la squadra e imponesse il tipo di gioco che bisogna utilizzare contro la squadra avversaria.Non giochi con la difesa a tre solo in quanto il campo a Rende è stretto perchè così farebbe ridere i polli.Forza Catanzaro!!!

  • ecco il vero problema che ci affligge e che fa si che stiamo ancora ste condizioni in serie C problema di Catanzaro e del Catanzaro…troppi allenatori !!!

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