Intervistiamo

Ferrovie Calabria: domani sit-in in Piazza Matteotti

Il trasporto ferroviario regionale in Calabria presenta livelli di degrado inimmaginabili fino a qualche anno fa. Se da un lato appare scandalosa la politica del Governo e della società Ferrovie dello Stato, dall’altra non brilla di iniziativa la classe dirigente regionale nei confronti del trasporto pubblico regionale su ferro. La situazione è al limite e viaggiare in treno è ormai un rischio sotto diversi punti di vista. I mali del sistema ferroviario regionale sono noti: l’obsolescenza della linea ferroviaria ionica, attestata su bassi livelli di servizio e non interessata da investimenti significativi ormai da decenni, la fragilità degli assi trasversali Paola–Sibari e Lamezia–Catanzaro, l’impoverimento e il degrado continuo delle linee ferroviarie a scartamento ridotto (di recente sono stati chiusi 44 km di linee nella Piana di Gioia Tauro), un parco veicolare ormai modesto, ultradecennale e fatiscente, l’assenza di servizi degni di questo nome sia sulla breve che sulla lunga percorrenza, in termini di mobilità, orari, frequenze, informazione, assistenza al viaggiatore.
E’ ora di passare alla mobilitazione di massa. Rivendichiamo il diritto a servizi ferroviari su standard europei, cominciando con l’acquisto e la messa in esercizio di nuovo materiale rotabile (15 treni regionali). Presso le OMECA di Reggio Calabria si stanno fabbricando 34 treni regionali per le Regioni Veneto ed Emilia Romagna. Perché mai la Regione Calabria non può procedere allo stesso modo?
Sabato 26 novembre, dalle ore 12:00 alle 15:00, si terrà a Catanzaro, in Piazza Matteotti, un SIT-IN al quale parteciperanno comitati dei pendolari, sindacati, associazioni di difesa del territorio e privati cittadini. Tutti insieme in una iniziativa di protesta e di proposta  per affrontare la drammatica situazione del trasporto ferroviario in Calabria, sia regionale che a lunga percorrenza. Siamo alla vigilia del cambio d’orario invernale e, secondo alcune indiscrezioni, un’ulteriore mannaia potrebbe investire i servizi a lunga percorrenza; si paventa la soppressione degli ultimi treni notte per Milano, Torino e Venezia, via Tirrenica, e la loro sostituzione con tre coppie di treni notturni limitati a Roma. Situazione peggiore sulla Jonica, dove gli unici due collegamenti rimasti, l’InterCity Notte Reggio Calabria – Milano/Torino via Roccella – Catanzaro Lido – Crotone-Bari e l’InterCity Crotone-Bari-Milano, potrebbero essere cancellati, senza alcuna forma di sostituzione. Un motivo in più per partecipare alla manifestazione del 26.
L’appuntamento è alle stazioni sulle diverse direttrici per Catanzaro. Dai 4 angoli della Calabria convergeremo sul capoluogo. Numerose associazioni, movimenti, rappresentanze sindacali, dopolavori ferroviari, comitati di pendolari hanno dato la loro adesione. Numerosi sono anche i sindaci che condividono l’iniziativa. Ad essi, con la fascia tricolore, ed ai consiglieri comunali chiediamo di presenziare le stazioni dei comuni attraversati dalle ferrovie al momento del transito dei treni di manifestanti. In occasione del Sit In avvieremo una petizione popolare sulla base di un documento di proposta che nasce come “Vertenza Ferrovie in Calabria”.

Autore

Salvatore Ferragina

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