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Il Coisp protesta contro le limitazioni imposte dai Questori

Il Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, Franco Maccari, ha scritto al Capo dellaPolizia, Prefetto Antonio Manganelli, per segnalare il grave atteggiamento assunto da numerosi Questori, i quali, pernon meglio precisate ragioni di sicurezza, continuano a imporre inspiegabili prescrizioni in occasione dellemanifestazioni organizzate in tutta Italia per protestare contro le decisioni del Governo che colpiscono duramente ilcomparto Sicurezza.“Nei giorni scorsi – spiega Franco Maccari nella sua lettera al Capo della Polizia – l’iter parlamentare della manovrafinanziaria, ha costretto il COISP a manifestare il proprio fermo dissenso ai tagli dissennati che sono stati operati allerisorse del Ministero dell’Interno, del Comparto Sicurezza ed all’annullamento del rinnovo dei contratti di lavoro delleForze dell’Ordine. Le nostre proteste, effettuate in moltissimi capoluoghi italiani, hanno riscosso la solidarietàincondizionata dei cittadini attraverso la chiara spiegazione dell’impatto che gli italiani subiranno per effetto dellescelte governative e riequilibrando la disinformazione che viene sistematicamente operata nei confronti del ‘sistemasicurezza’. Il Coisp ha manifestato in tutta Italia con le sagome su cui campeggia lo slogan ‘Ci hanno pugnalato allespalle’, preavvisando formalmente, anche se non necessario le locali Autorità di P.S. delle proprie azioni ed offrendomassima disponibilità sotto ogni punto di vista nel recepimento delle prescrizioni che, di volta in volta, sono stateimpartite. La gestione dell’Ordine Pubblico nella quasi totalità delle città italiane, viene straordinariamente garantitadalle Autorità di P.S. senza ricorrere a metodi borbonici, ma modulando opportunamente le libertà di espressione e dimanifestazione con eventuali problemi di sicurezza. Si impone comunque una riflessione sulle capacità di taluni diottemperare al dettato costituzionale sulla libertà di espressione e pensiero, garantita evidentemente in grado minoreallorquando si considera di poter imporre lo svolgimento di una manifestazione ad oltre un chilometro di distanza dadove era stata preavvisata. Il Coisp – prosegue Maccari -, al di là della condivisione personale o meno dei propriobiettivi, non sta manifestando pro domo sua, ma con il proposito di non lasciare nulla di intentato affinché lapubblica opinione e la classe politica si rendano conto della reale situazione di disagio che stanno vivendo le Forze diPolizia ed alle disastrose conseguenze a cui andranno incontro i loro appartenenti nei prossimi anni”. Ci sonoQuestori, spiega Maccari, che evidentemente temono che la voce dei poliziotti del Coisp, non certo di facinorosiestremisti, sia udita dalle orecchie del Ministro dell’Interno e dagli altri rappresentanti del Governo, che da giornivedono comparire nei pressi delle proprie residenze le sagome dei poliziotti pugnalati alle spalle. “La disponibilità aldialogo – spiega Maccari – così come il preavviso delle iniziative di protesta, sono state offerte anche se espressamentepreviste per mero rispetto delle Autorità. Essendo venuto meno il presupposto del dialogo, e non essendo obbligatoriaalcuna comunicazione, il Coisp fin da subito cesserà ogni informazione sulle proprie iniziative, se non strettamenteobbligato dalle norme vigenti. Il Coisp presenterà ricorso contro tutti quei provvedimenti di prescrizione emessidall’Autorità di P.S. il cui contenuto svilisca, annulli o svuoti il significato stesso delle proteste da porre in essere”. “IlCoisp – conclude Maccari – al fine di onorare il mandato di rappresentanza conferito da migliaia di poliziotti italiani,protesterà nei modi pacifici e nelle forme più adatte al fine di consentire massima visibilità alle proprie istanze, cosìcome garantito dalla Costituzione ed imposto dalle proprie coscienze. Questa comunicazione rappresenta un puntofermo dal quale il Coisp non intende retrocedere, non essendo oggi garantita uguaglianza di trattamento a noicittadini/poliziotti che rappresentiamo lo Stato ma veniamo invece trattati alla stregua di violenti agitatori.Non subiremo ulteriori minacce ed intimidazioni, non sopporteremo oltre arroganti imposizioni di chi stravolgeil proprio ruolo istituzionale di garante dell’ordine per cercare di zittire il Sindacato di Polizia che protesta. IlCoisp conosce le norme ed impronta la propria azione al rispetto, fino a quando questo atteggiamento vienericonosciuto e ricambiato, ma, venuto meno il presupposto della reciproca considerazione, si dovrànecessariamente tutelare gli interessi primari dei propri associati e dell’intera categoria delle Forzedell’Ordine, con le iniziative che si riterranno più opportune”.

Autore

Salvatore Ferragina

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