La Striscia

Il futuro incerto del Catanzaro tra calciomercato, calendario e stadio

Concreto il rischio di uno stadio inagibile per la prima di campionato il 6 settembre. Intanto Cosentino e Donnarumma sono a Milano per definire le ultime operazioni di mercato

Chiuderà oggi il calciomercato (vi aggiorniamo in diretta su Facebook con un nostro inviato a Milano), salvo proroghe causate dall’ormai consueta triste routine dell’estate pallonara italiana.
Fra scandali, società fallite, processi, ricorsi e sentenze, tali problematiche rendono quello che era lo sport più bello del mondo, un autentico carrozzone che naviga a vista.

È un Catanzaro che non ha convinto quello che si appresta ad affrontare il prossimo torneo di Lega Pro. La squadra costruita da Donnarumma e D’Urso ha palesato evidenti limiti tecnici ed è priva in ogni reparto di quegli elementi necessari per elevare il livello qualitativo dell’organico.
La cosiddetta “spina dorsale” della squadra oggi è una chimera. Salvo proroghe, che potrebbero riguardare anche l’avvio del torneo previsto per il 6 settembre, e la sessione estiva del calciomercato, la società giallorossa è comunque a Milano per cercare di riparare agli errori estivi.

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Oggi giornata campale. In primo luogo perché termina ufficialmente il calciomercato, poi perché è in programma un Consiglio Federale che dovrà affrontare il tema ripescaggi, alla luce delle sentenze d’appello pubblicate sabato scorso, e prendere in esame il problema format del campionato a sessanta squadre (vedi ricorso Seregno e Messina che si discuterà il 3 settembre al Coni). Tutto questo potrebbe portare a uno slittamento della data d’avvio del torneo di almeno una settimana, e alla conseguente proroga del mercato estivo con la riformulazione dei calendari. 

Dal canto suo, il Catanzaro deve sfoltire la rosa di quegli elementi che non hanno convinto, sia tra i vecchi tesserati, sia tra i nuovi arrivati. L’obiettivo è rinforzare la squadra, ma le modalità e i termini con i quali s’intende porre rimedio alle conclamate criticità che addetti ai lavori e tifosi hanno evidenziato in questa fase, sono un mistero; tutto dipende dalla volontà del presidente e dal budget che s’intende mettere a disposizione.

A Martignago, Caputa, Barraco, Cannizzaro (non perché non abbia convinto, ma per fare esperienza) in cima alla lista di partenza si è aggiunto D’Orsi e non è escluso che possa aggregarsi qualche altro.
A oggi c’è una sola certezza: così com’è il Catanzaro non è una squadra che può fare dormire sonni tranquilli a società e tifosi. Il rischio che si sta correndo è troppo alto e bisognerà porre rimedio immediatamente. Il solo Taddei, che a breve sarà ufficializzato, non può essere il toccasana per tutti i problemi intravisti in queste prime amichevoli.

Non è solo la squadra però a destare preoccupazioni. Sembra un paradosso, ma a sperare nel rinvio del campionato e nella proroga del mercato non sono solo i tifosi delusi (la campagna abbonamenti a rilento lo conferma) ma anche le istituzioni locali.

La questione “Ceravolo”, pur se tenuta sotto una cappa di silenzio, preoccupa e non poco. La scorsa settimana i rappresentanti della Questura, della società giallorossa e i tecnici comunali, hanno compiuto un altro sopralluogo.
Sembrerebbe che alcune prescrizioni, fra l’altro visibili e pertanto sotto gli occhi di tutti, siano state segnalate a chi di competenza. La biglietteria non è agibile, manca ancora della copertura e del relativo collegamento ai tornelli.

La prima conseguenza di una biglietteria non operativa sarebbe legata, ovviamente, all’emissione dei biglietti. Il tifoso dovrà acquistare il tagliando d’ingresso presso le prevendite, facendosi carico del costo aggiuntivo previsto dalle rivendite autorizzate. Inoltre, la piazza antistante la struttura del “Ceravolo” è un cantiere aperto ancora transennato e manca di alcune telecamere che dovranno integrare la precedente dotazione, non più sufficiente. Infine, fermo restando il problema dei container che ospiteranno ancora una volta giornalisti e calciatori, il perimetro dello stadio presenta al suo interno vari tipi di materiale ferroso, mattoni e tutto quello che si produce in un cantiere di lavoro.

Oggi ci sarà una nuova visita del Gruppo Operativo Sicurezza (G.O.S.) che opera in permanenza presso ogni impianto sportivo ed è presieduto da un Funzionario di Polizia, nominato dal Questore. Del G.O.S. fanno parte funzionari dei VV.FF., del servizio sanitario, della Polizia Municipale nonché il delegato per la sicurezza (chiamato a garantire la direzione e il coordinamento operativo degli steward) e il responsabile del pronto intervento strutturale e impiantistico. Tale organo dovrà valutare se le criticità segnalate, e quelle che eventualmente si aggiungeranno, possano inficiare la sicurezza dell’impianto negandone l’utilizzo.

A questo punto, non sarebbe utopia attendersi ulteriori giustificazioni da parte delle istituzioni locali, che magari ci diranno di non aver avuto tempo sufficiente a disposizione. 

Salvatore Ferragina

Autore

Redazione

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