Intervistiamo

Incidenti stradali: motociclista morto, assolto automobilista

L’imputato avrebbe tenuto un comportamento regolare, per questo il giudice ha accolto le tesi degli avvocati Sinopoli e Viscomi
 

Non ci fu alcuna responsabilità per la morte di Giuseppe Turano, avvenuta l’11 luglio 2007 a Catanzaro Lido, sulla strada statale 106, nell’incrocio con via Falenta. Lo ha stabilito – scrive l’Agi – il giudice Paolo Mariotti, prima sezione penale del tribunale di Catanzaro, nella sentenza con la quale ha assolto Vito Borrello, il quarantottenne che era stato accusato di omicidio colposo.

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Turano, guardia giurata di 41 anni, stava percorrendo la statale 106 alla guida di una motocicletta Yamaha quando avrebbe urtato violentemente contro il furgone Fiat Ducato condotto da Borrello, impegnato a svoltare a sinistra. Nel corso del procedimento che ha portato all’assoluzione dell’imputato, è stata ricostruita tutta la dinamica dell’incidente, grazie ad alcuni testimoni, ai periti di parte e alle ricostruzioni degli inquirenti.

Tesi che, insieme a quanto sostenuto dagli avvocati difensori di Borrello, Rossella Sinopoli e Domenico Viscomi, hanno portato all’assoluzione dell’imputato. E’ stato, tra l’altro, ricostruito che la motocicletta di Turano avrebbe tenuto una velocità di 95 chilometri orari, contro i 50 previsti in quel tratto di strada.

Inoltre, la perizia ha evidenziato che la svolta a sinistra del furgone era consentita e Borrello aveva regolarmente acceso l’indicatore di direzione. L’imputato, dunque, avrebbe tenuto un comportamento regolare, per questo il giudice ha accolto le tesi degli avvocati Sinopoli e Viscomi, emettendo una assoluzione perchéil fatto non costituisce reato.

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Redazione

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