Bar Mangialavori

La brutta addormentata

Scritto da Redazione

Salvezza conquistata con l’amaro in bocca. Il presidente Cosentino furioso con i suoi calciatori

Finalmente! E’ terminata una stagione incolore e per certi versi amara anche se si è conquistata la matematica salvezza. Il Presidente Giuseppe Cosentino non si è risparmiato in sala stampa etichettando come “addormentati” i propri calciatori rei di non avere onorato la maglia. Una stagione che ha insegnato molto al numero uno giallorosso che ha ammesso la profonda delusione e ha preannunciato un repulisti generale in merito a  coloro che hanno tradito la sua fiducia. Chi scrive concorda in pieno con questa linea. Non si possono sopportare prestazioni così altalenanti. Il torneo 2012/2013 è stato all’insegna degli alti e dei piuttosto numerosi e immotivati… bassi. Gente che ha alternato buone prestazioni a performances  insignificanti. E’ certamente accaduto qualcosa e non è giusto mettere la classica pietra sopra, perché si mancherebbe di rispetto a chi ha investito soldi propri e a chi ha agito in modo professionale. La salvezza è stata conquistata, è vero ma troppi sono stati i galli nel pollaio e grave la mancanza di rispetto di qualche personaggio nel quale Giuseppe Cosentino aveva riposto tutta la sua fiducia.

Non è appropriato esternare giubilo per una salvezza così incolore. La Società ha investito risorse importanti e creduto in uomini che hanno dato il minimo necessario mancando così di rispetto nei confronti di chi ha creduto in loro. Giuseppe Cosentino non perdonerà e farà benissimo. In passato troppe sono state le esperienze di fannulloni mattacchioni, furbastri in cerca d’autore giunti a Catanzaro per portare a casa un contratto e nulla più. Si pensava di restare immuni da tutto ciò, ma non è dato mai abbassare la guardia. Sarà opportuno perciò diagnosticare quello che è andato storto e ricominciare forti dell’esperienza fatta.

L’ultima gara della stagione al Ceravolo si è vissuta soprattutto con le orecchie rivolte altrove e quando da Perugia è arrivata la conferma della vittoria dei padroni di casa ai danni del Prato, tutti hanno tirato un sospiro di sollievo per la conquista di una salvezza di platino. Visti e considerati gli eventi, ancora più importante appare la vittoria conquistata sul filo di lana nella trasferta di Sorrento grazie al prezioso gol di Fioretti.

L’allenatore dell’Avellino, l’ex Rastelli, ha così potuto festeggiare la promozione in “B” insieme ai supporters biancoverdi giunti al Nicola Ceravolo che hanno gremito il settore ospiti. La memoria non ha potuto vietarsi di pensare ad Ascoli, ai dodicimila giallorossi, ripeto dodicimila Catanzaresi che invasero il Del Duca di Ascoli Piceno perché l’Angelini di Chieti non sarebbe stato in grado di ospitare tanta passione per la promozione in B. Sarebbe opportuno ricordarlo e rammentare sempre la potenzialità della piazza giallorossa. Giuseppe Cosentino l’ha intesa benissimo, ci si augura che chi dovrà essere collaborativo con il massimo dirigente faccia lo stesso.

In passato nell’epoca pre-Cosentino si sono concesse attenuanti a calciatori che adottavano comportamenti al limite del consentito adducendo le ahinoi solite motivazioni  (ritardo sugli emolumenti, ecc. ecc.) nulla di tutto ciò si può imputare all’attuale Presidente. La verità è che o si è professionisti oppure no. Questo dicasi per tutti: allenatore, calciatori, magazzinieri e così via dicendo. Le gelosie, la gente permalosa non è bene accetta a Catanzaro. Chi sarà alle dipendenze dell’US dovrà meritarselo giorno dopo giorno così come dovrà meritarsi la fiducia da parte dei cittadini chi avrà l’onere di provvedere all’adeguamento del Nicola Ceravolo. La conquista della decenza dopo le tante promesse e presentazione dei progetti  non è procrastinabile. Sarà rispettata la tempistica dichiarata nel corso dell’ultima conferenza stampa? Noi vigileremo attentamente perché è nostro diritto/dovere farlo, nel rispetto di noi stessi ma soprattutto dei nostri lettori.

Giuseppe Mangialavori

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