L’aquila indomita

Scritto da Davide Greco

Un pizzico di romanticismo, una manciata di storia e una spolverata di peperoncino. Il doppio confronto con Catania e Cosenza inizia con la giornata giallorossa di sabato. I tifosi del Catanzaro non hanno bisogno di appelli. Risponderanno in massa, come sempre hanno fatto quando c’è stato da stringersi intorno a chi lotta per i nostri colori

“Tu sarai il martello ed io l’incudine, 
e mi salverai da tutta questa solitudine,
saremo uniti e imprevidibili, 
come quel vento fra le nuvole”

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Attraverso le parole di una bellissima canzone, possiamo vivere e sentire quell’entusiasmo che gonfia l’orgoglio e carica di romantica nostalgia la passione per i nostri colori.

Poche parole che a pensarci bene sembrano scritte apposta per noi. “Tu sarai il martello ed io l’incudine” ricorda un po’ la storia del Cavatore, che ha scolpito la roccia su cui sorge la nostra città.

E mi salverai da tutta questa solitudine“. Questo passaggio è molto significativo perché siamo e resteremo un piccolo puntino sulla mappa geografica. Un puntino in mezzo al nulla, ma “tu mi salverai“. Il gioco del calcio ci salverà da questa solitudine sociale e politica cui siamo confinati.

Saremo uniti e imprevidibili“. Questo è la storia che lo insegna, i tifosi e il Catanzaro sono sempre stati uniti. E imprevedibili. In campo e sugli spalti abbiamo fatto numeri che altri nemmeno sognano.

Come quel vento fra le nuvole“. Già, il vento! Forte e impetuoso, più soffia il vento e più l’aquila domina imperiosa.

Siamo davvero usciti dalla crisi? le prossime due partite ci diranno di che stoffa è fatto il Catanzaro di mister Pancaro. La sfida interna con il Catania è carica di aspettative. Gli etnei verranno qui per vincere, rivitalizzati dalla possibilità di agganciare la balbettante capolista Lecce, visti i soli 4 punti di differenza e il turno di riposo che i pugliesi devono ancora scontare.

In ogni caso, il percorso del Lecce è decisamente più agevole di quello del Catania, che dovrà disputare match molto complicati a partire dalla trasferta di Catanzaro. Alla domanda se con il Catania c’è un conto aperto, Zanini in conferenza stampa fissa l’interlocutore e glissa in modo deciso rispondendo che “certe affermazioni mancano di rispetto” (vedi dichiarazioni di Lo Monaco post Lecce-Catanzaro).

Sabato vedremo chi fa le comiche!

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È un Catanzaro nuovo, un’aquila indomita che spiega le proprie ali in attesa della sua preda. Imperiosa sulla sommità del colle più alto, riempie i polmoni con la nuova aria di primavera.

Venti di battaglia soffiano sullo stemma di Carlo V, ma l’incisione “sanguinis effusione” ci ricorda che siamo abituati al sacrificio.

Magnifica et fidelissima“, la nostra tifoseria raccoglierà tutte le energie disponibili per salutare orgogliosamente la doppia impresa che attende i giallorossi. Bisognerà resistere all’assedio degli elefanti di Liotro e subito dopo stanare i lupi, che più di 100 anni fa nacquero proprio da una piuma della prima aquila.

La sfida di Monopoli ci ha regalato due cose: il gol più bello del campionato e l’abbraccio dei calciatori con il mister.

Due momenti esaltanti, di gioia irrefrenabile, anche per quanti hanno visto la partita da casa. Sabato è stata indetta la giornata giallorossa e non c’è bisogno di fare appelli.

Serve una prestazione maiuscola della tifoseria, una chiara manifestazione di vicinanza e di appartenenza che la squadra e la società meritano.

La stagione può riservarci ancora qualche sorpresa e se qualcuno ha la memoria corta, beh, farebbe meglio a rileggere quei titoloni di giornale che più o meno scrivevano cosi: “il fuoco del Catanzaro incendia il campionato“.

Davide Greco

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