Lavori al “Ceravolo”: “intervenga Cosentino”

L’invito è rivolto dall’Associazione “Il Pungolo per Catanzaro”

I lavori di sistemazione dello stadio “Ceravolo” di Catanzaro proseguono con grande lentezza e, ad oggi, per come si apprende anche dalle denunce di  alcuni consiglieri comunali, vi è il rischio reale e concreto che nemmeno per la prossima stagione la squadra di calcio di Catanzaro possa disporre di uno stadio dignitoso.

Se tutto ciò è vero e se anche per la prossima stagione il “Ceravolo” non sarà completato, a subirne i danni sono la comunità dei catanzaresi e tutti i tifosi del Catanzaro calcio che nonostante l’amore per la loro squadra  saranno costretti a vedere la stessa, che ha militato in campi e serie gloriosi, calcare un campo indecoroso o finanche vederla emigrare presso altri stadi.

Ma vi è di più. L’assenza di uno stadio che abbia caratteristiche e requisiti strutturali dignitosi impedisce finanche alla squadra del Catanzaro di potere essere anche eventualmente “ripescata” nel campionato di Serie B.

Ed invero, come potrebbe una squadra senza una dignitosa struttura calcistica essere “ripescata” nel glorioso campionato di B se ancora si è costretti ad ospitare i calciatori in container? Tutto ciò si ripercuoterà non solo sulla società, che ad oggi gestisce il Catanzaro calcio, ma anche sulla comunità e sui tifosi a cui viene anche sottratto il sogno di potere calcare i campi della serie B.

Ed allora, siamo a invitare l’amministrazione comunale di Catanzaro a seguire con attenzione i lavori di sistemazione del Ceravolo e a vigilare sui tempi di esecuzione affinchè per la prossima stagione la squadra del Catanzaro possa godere di una struttura dignitosa e avente i requisiti minimi di decoro e sicurezza e possa anche eventualmente porre la propria candidatura al ripescaggio in serie B. Invitiamo, inoltre, il Presidente Cosentino a fare la voce grossa con chi ha appaltato dei lavori che, tuttavia, stentano a decollare, e ad intimare all’amministrazione comunale di completare rapidamente i lavori permettendo non solo alla squadra calcio e ai tifosi di godere di una struttura competitiva e decorosa ma anche di non perdere la benchè minima possibilità di potere accedere al ripescaggio nella categoria superiore.

Del resto, se il Catanzaro calcio non dovessere essere ripescato nella serie B per l’assenza di una struttura calcistica adeguata su chi dovrà essere scaricata la responsabilità?

Autore

Redazione

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