Marcucci: «Finanze del Comune solide e conti in ordine»

La risposta a Tallini: «Se l’assessore vuole chiarimenti amministrativi, siamo a disposizione»

“Con cadenza periodica si apre sulle pagine della stampa locale un dibattito sulle dichiarazioni della Sezione di controllo della Corte dei Conti relativa ai bilanci del Comune di Catanzaro.

Ho smesso di stupirmi  e del fatto che tanta pubblicità riguardi- per ragioni interne all’Amministrazione – il solo comune di Catanzaro, visto che analoghe deliberazioni sono redatte per tutti i Comuni e le Province calabresi, e che l’Assessore al bilancio ne debba leggere sui giornali prima ancora che la deliberazione abbia raggiunto la sua scrivania.

Non posso, però accettare, che si tenti di trasformare una circostanza ricorrente e della quale il senso autentico è rappresentato dal deliberato vero e proprio della Corte, cioè la parte finale che dice cosa dovrà fare l’Amministrazione senza evocare nessuna apocalisse, in una sorta di prova provata di un disordine amministrativo e finanziario che, semplicemente proprio non esistono.

Al contrario, le finanze del Comune di Catanzaro, sono solide oggi come cinque anni orsono. I conti sono in ordine, abbiamo rispettato anche per il 2010, il Patto di stabilità, abbiamo un livello di indebitamento procapite fra i più bassi d’Italia, non abbiamo titoli derivati in portafoglio, spendiamo per il personale la metà di quanto potremmo(forse addirittura troppo poco…), non abbiamo – come altri Comuni calabresi – debiti per milioni di euro né con l’Enel, né con la Sorical, né con altri fornitori o imprese: Infine, lasceremo un consistente avanzo di amministrazione.

In questi anni abbiamo combattuto l’evasione fiscale facendo pagare la Tarsu a 1800 contribuenti prima ignoti agli uffici tributari, abbiamo accertato maggiori importi Ici per milioni.

Questo ci ha consentito di lasciare invariati tutti i tributi, le imposte, le tariffe comunali:dall’acqua alla spazzatura, dalla pubblicità all’occupazione di suolo pubblico e all’Ici, mentre i trasferimenti dello  Stato si riducono  ogni anno.

Il tentativo dell’assessore regionale Tallini di presentare il documento della Corte come una condanna  dell’Amministrazione Olivo è, quindi, solo polemica politica resa ancora più strumentale dalla vicinanza dell’appuntamento elettorale.

Basterebbe, infatti, leggere la deliberazione  con voglia di capire e non alla ricerca di motivi di attacco, per prendere atto che”il mancato rispetto delle norme per il reclutamento del personale da parte delle partecipate” riguarda semplicemente una carenza di comunicazione e di informazione nel questionario del collegio dei revisori.  Oppure che i circa due milioni di discordanze nel conto  dei servizi in conto terzi  dipendono dei  diversi intervalli di tempo presi in  considerazione.  Se l’assessore Tallini vuole chiarimenti amministrativi, sia io personalmente che gli uffici restiamo a disposizione.

Che la campagna elettorale inasprisca il confronto politico ci può anche stare. Che l’assessore regionale Tallini pensi di darci lezioni di pubblica morale, invece, non sta né in cielo né in terra”.

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento