Rassegna stampa

Il Catanzaro insiste per il cambio di sede

La Nocerina non può garantire l’accesso allo stadio di tutti i tifosi giallorossi che hanno prenotato la trasferta

CATANZARO – Va scomparendo il… groppo in gola lasciato nell’ambiente dallo zero all’attivo per il Catanzaro nel primo round dei playoff con la Nocerina. I tifosi cominciano a parlare di possibilità di recupero del Catanzaro nel secondo incontro; la squadra manifesta propositi di rivalsa domenica a Nocera Inferiore. E a proposito del luogo dove si disputerà la gara, a Catanzaro lo si comincia a mettere in dubbio; anzi in forte dubbio di fronte al consistente seguito di tifosi che hanno confermato le prenotazioni già raccolte nella scorsa settimana e che non potrebbero assistere all’incontro. Del che sono state rese edotte le autorità – Prefettura e Questura – preposte all’ordine pubblico. Una prima esposizione della situazione è stata fatta dal capo degli «Ultras ’73», Andrea Amendola, dal presidente del «Catanzaro Club», Franco Rotella, e dal responsabile del tifo organizzato della Società giallorossa Pasquale Bove, alla dottoressa Giordano della Digos. I tre, in particolare, hanno fatto presente al funzionario della Questura di aver impegnato venti pullman essendo in possesso delle relative prenotazioni; prenotazioni, peraltro, destinate ad aumentare nei prossimi giorni. In proposito c’è da registrare che in città e in alcuni centri della provincia vengono segnalate altre organizzazioni di viaggio, senza contare che altre partenze collettive sono in allestimento a Roma e Firenze. Dalla città gigliata la segnalazione è arrivata direttamente alla nostra redazione. Insomma le altre duemila presenze di tifosi giallorossi consiglierebbero lo spostamento della gara in una sede capace di ospitare le due tifoserie. Nell’ambiente locale, magari anticipando un provvedimento che devono prendere le autorità responsabili della sicurezza e probabilmente dal Viminale dove è stato istituto un ufficio per il servizio pubblico negli stadi, si sta parlando di Avellino, escludendo l’Arechi di Salerno con i cattivi rapporti tra le tifoserie della stessa Salerno e di Nocera. E ieri, come preannunciato, le autorità comunali, rappresentate dall’assessore allo Sport, Toni Sgromo, e dal capogruppo di An, Domenico Tallini, hanno esposto la delicata situazione (gli ultras minacciano di partire, eventualmente, per Nocera anche senza biglietti) al viceprefetto, dott. Sebastiano Cento, il quale, nel corso dell’incontro, è stato raggiunto da una telefonata del sindaco Abramo. Il dott. Cento si è impegnato di prospettare il fondato contenzioso al prefetto, ieri fuori sede. Intanto da Nocera si è fatto sapere che c’è la possibilità di aumentare la capienza dello stadio «San Francesco» (capienza già ridotta dopo gli incidenti a seguito di Nocerina-Foggia) da 5.300 a 8.000 spettatori. Il che aumenterebbe a 800 (cioè il 10 per cento della capienza totale dello stadio di Nocera) la dotazione per i tifosi giallorossi: dotazione decisamente esigua appunto di fronte alle richieste che la società campana riceverà da Catanzaro, con una prima avanzata dal sodalizio giallorosso nella settimana scorsa di tremila biglietti. Da parte sua la squadra ieri si è ritrovata allo stadio senza dare l’impressione di aver accusato il colpo del mezzo risultato negativo di domenica. Ma, scontatamente, si tratta di impressione. Prima dell’allenamento (consistito in una sgambata iniziale e una veloce partitella dopo) l’allenatore Dellisanti, presente il direttore generale, Improta, ha passato in rassegna il filmato del primo match con la Nocerina soffermandosi sulle lacune evidenziate dalla squadra, per poi rimarcare la necessità di rifarsi nella seconda partita e con un unico esito utile per il Catanzaro; cioè la vittoria visto che ogni altro risultato andrebbe a qualificare la squadra campana.

Vito Macrina – Gazzetta del Sud

Autore

God

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