Mons. Cantafora: “Legalità non è una parola retorica”

L’intervento del Vescovo di Lamezia Terme
tratto da Avvenire.it

Il vescovo Cantafora: legalità non è una parola retorica la consumiamo ogni giorno

 

«Bisogna che tutti ci mettiamo nelle condizioni di essere cittadini attivi. Educarsi al vivere civile perchè la legalità non è una parola retorica, ma la consumiamo ogni momento nella nostra vita». È quanto ha detto il vescovo di Lamezia Terme, Luigi Cantafora, nel corso del consiglio comunale straordinario svoltosi ieri. «La Chiesa – ha proseguito – non è un agente politico ma ha il compito di formare le coscienze. È importante che i giovani si educhino alla legalità quando sono sui banchi di scuola. Dobbiamo lottare perché il bene comune sia il bene di tutti. La città non deve dimenticare il motto che è scritto sul suo gonfalone “Lametia Vis Unita Fortior”». E dopo oggi, dopo la serrata di un’ora della maggior parte dei negozi, ha sottolineato il sindaco, Gianni Speranza, «non ci sono più alibi per nessuno e l’opinione pubblica può contare sul Comune che vuole fare tutto il possibile» per garantire sicurezza e sviluppo. «Siamo infatti una comunità che reagisce – ha riconosciuto rivolgendosi ai cittadini -, una comunità vitale, piena di energie». E ha poi precisato: «Non abbiamo lasciato da soli i giovani, che sono stati i protagonisti della manifestazione di sabato scorso, una manifestazione che insieme a quella di oggi (ieri per chi legge, ndr) e a tanti altri segnali dimostra che è una città che sta dando dimostrazione di reagire. È una città che soffre, ma che non sta affondando. Tra le nostre priorità l’esigenza di iniziative a favore delle imprese ed una antimafia sociale che dia lavoro. Non c’ è spazio per i colletti bianchi».

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Redazione

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