Rassegna stampa

Gentili si sente in finale: «A Nocera siamo convinti di poter vincere»

Saranno duemila i tifosi del Catanzaro al seguito della squadra

Nocera: Buffoni isola la squadra e studia altre sorprese

CATANZARO ­ Si gioca al “San Francesco” di Nocera. Dopo una riunione
presso la prefettura di Salerno, si è deciso di disputare la gara di
ritorno della semifinale play off Nocerina-Catanzaro nella struttura sportiva
di Nocera Inferiore. La capienza dell’impianto è stata portata a 9.000
spettatori, così come era stato indicato dall’Amministrazione comunale
locale. Al Catanzaro andranno, comunque, duemila tagliandi. Novecento biglietti
in curva al prezzo di 8 euro ciascuno. Altri 1100 posti saranno disponibili
nei distinti, ma a 13 euro ciascuno. Un costo più elevato, quest’ultimo,
rispetto a quanto previsto dalla Lega per queste partite.
Questa decisione sarebbe, comunque, frutto di un compromesso, dato che la disponibilità
di biglietti per il settore ospite era stata inizialmente fissata in 500, dal
sodalizio molosso. Una posizione intermedia, assunta dalla Nocerina di concerto
con il Comune di Nocera, prevedeva, invece, l’assegnazione di 900 tagliandi
al Catanzaro. In seguito alla riunione di ieri pomeriggio, poi, lo stock di
tagliandi riservati alla società calabrese è stato fissato in
2000. Una notizia che rassicurerà le migliaia di supporters giallorossi
che si accingono a raggiungere la cittadina campana. Oltre alle persone che
si stanno organizzando in maniera autonoma (tra cui decine di studenti universitari
fuori sede), sono già 20 i pullman carichi di tifosi catanzaresi che
hanno prenotato un posto per la trasferta organizzata.
Nel frattempo ieri pomeriggio, gli uomini di Dellisanti erano impegnati nella
classica partitella infrasettimanale. La formazione, che dovrebbe poi essere
quella titolare domenica prossima, schierata dal tecnico era la stessa scesa
in campo in gara uno. Eccezion fatta per Fabrizio Ferrigno che ha lavorato a
parte a causa di un guaio muscolare. Il centrocampista ex Giulianova dovrebbe,
ad ogni modo, essere disponibile tra due giorni. Al suo posto, l’allenatore
ha schierato Salvatore Ambrosino.
Intanto, una delle certezze di questo Catanzaro è Luca Gentili. Il portiere,
che domenica scorsa è stato decisivo con una parata salva-risultato a
pochi minuti dalla fine, sprona i compagni: «La Nocerina vista al “Ceravolo”
è una squadra che si può battere. Una compagine temibile, ma,
comunque, perforabile».
Il numero uno giallorosso ripercorre il film della partita d’andata: «Non
abbiamo fatto la migliore gara della stagione. Ma con il risultato di uno a
zero per loro (chiaro il riferimento alla parata sfoderata dall’estremo difensore
nel secondo tempo su colpo di testa di un giocatore rossonero), sarebbe stata
ancora più difficile. Alla vigilia del match di domenica scorsa ci aspettavamo
una vittoria, comprensibile, quindi, la delusione che abbiamo provato dopo il
pari con i campani. Uno stato d’animo avvertito, però, solo subito dopo
la partita. A partire da martedì, ci siamo rimessi a lavorare, consapevoli
di potercela fare a Nocera».
Gentili conclude sicuro, affermando: «Siamo convinti di poter vincere,
anche perché è l’unico risultato che ci consentirà l’accesso
in finale. A ogni modo, stiamo preparando la gara con tranquillità, come
una normale trasferta. In fondo nelle ultime partite di campionato, lontani
dalle mura amiche, abbiamo ben figurato».
Enrico Foresta – Il Quotidiano


Ieri allenamento a porte chiuse nel ritiro di Serino
Buffoni isola la squadra e studia altre sorprese

NOCERA INFERIORE ­ San Francesco a porte rigorosamente chiuse: per evitare
occhi indiscreti – non si sa mai chi può nascondersi tra i tifosi – e,
a detta di Adriano Buffoni (nella foto), per creare nella squadra «una
situazione di giusta tensione che è possibile favorire solamente stando
da soli. L’unico rammarico è relativo alla mancata partecipazione del
pubblico che avrebbe voluto starci vicino prima della partenza per il ritiro.
Vorrà dire che i nostri tifosi si rifaranno domenica».
E così l’operazione Catanzaro, in casa Nocerina, è entrata effettivamente
nel vivo. E di fianco alla squadra, che ha provato allo stadio uomini e schemi
in vista del retour match che sancirà la finalista, si è mossa
anche l’amministrazione comunale che, nel tardo pomeriggio, ha ufficializzato
l’allargamento della capienza del San Francesco da seimila a novemila posti.
Una bella soddisfazione, per la Giunta capeggiata dal sindaco Antonio Romano
che non ha lesinato alcuno sforzo per giocare la partita a Nocera, cercando
in ogni modo possibile di stringere la forbice degli scontenti.
Tra questi sicuramente ci sarebbero stati tanti tifosi del Catanzaro, che però
ora con novecento tagliandi a loro disposizione, in qualche modo potranno far
sentite la loro voce: «Esattamente come hanno potuto fare i nostri tifosi
nella trasferta di domenica ­ ha dichiarato il vice sindaco Vincenzo Petrosino
­ ora credo che con la nuova capienza ricavata il partito dei delusi dovrebbe
limitarsi al minimo». Il parere favorevole è poi arrivato dalla
Commissione provinciale di Vigilanza che lo ha concesso dopo un sopralluogo
al San Francesco.
Ma le buone nuove arrivano pure dal fronte della squadra, visto che per la prima
volta dopo quasi tre settimane, Leandro Lazzaro ha partecipato a tempo pieno
alla seduta di allenamento e disputato pure il galoppo in famiglia previsto
da Buffoni: «Attenzione ­ ha però ammonito il tecnico rossonero
­ questo non vuol dire che è fatta: adesso è con noi in ritiro
ma circa un suo impiego deciderò soltanto dopo la rifinitura di domani».

E per non dare punti di riferimento agli avversari, Buffoni ha volutamente mischiato
le carte utilizzando i ventitrè convocati (a casa sono rimasti Zappino,
Coppola, Bogni, Pelliccia) senza fornire indicazioni che in qualche maniera
potessero far trasparire in anticipo le scelte di domenica: «Questo non
significa niente, però ­ ha detto Buffoni ­ io devo valutare
le condizioni della squadra e i progressi sul piano della continuità
e della condizione. Le caratteristiche dei miei giocatori le conosco e dunque
un allenamento di questo genere lo ritengo comunque utile».
Conoscendo il modo di pensare ed agire del trainer molosso, non è difficile
ipotizzare, dopo quella del giovane Giordano, un’altra mossa a sorpresa per
cercare soprattutto di spegnere sul nascere le fonti del gioco del Catanzaro,
che ha il suo punto di forza in quel centrocampo che Buffoni conosce bene: «Sarebbero
sorprese per voi ­ ha detto l’allenatore rossonero dal ritiro di Serino
­ io valuto il lavoro quotidiano e posso solo dire che mi rivedo nell’analoga
situazione di sette giorni fa: in difficoltà nelle scelte, tanto è
l’impegno da parte di tutti».

Giuseppe Bove – Il Quotidiano

Autore

God

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