Rassegna stampa

Il Catanzaro crede nell’impresa

Domani a Nocera nel ritorno delle semifinali saranno 2000 i tifosi al seguito dei giallorossi
Falco: «Una vittoria da conquistare con la testa e senza andare all’arrembaggio»

CATANZARO – Appianato, meglio dire smussato, il contezioso tra Catanzaro e Nocerina relativo alla limitata capienza del «San Francesco» della cittadina campana, con la disponibilità di duemila biglietti per i tifosi giallorossi, torna al centro dell’interesse di tutto l’ambiente il retour-match tra la squadra di Dellisanti e quella di Buffoni, decisivo per l’accesso alla finale. Totale la fiducia nel clan giallorosso, come del resto è d’obbligo mentre la tifoseria si divide tra ottimisti e pessimisti. Una cosa è certa: il Catanzaro deve soltanto vincere per la qualificazione. Due, invece, i risultati a favore della Nocerina: il pareggio anche con un bis dell’andata (0-0) oppure la vittoria. E per quanto riguarda il Catanzaro l’interrogativo è unico: è in grado di superare la Nocerina sul proprio rettangolo di gioco, ribaltando la situazione? Abbiamo girato per prima cosa l’interrogativo a Falco, il centravanti che, nella prima sfida con la Nocerina, non ha avuto molte opportunità per calarsi nel suo ruolo: «Sappiamo di non avere alternative, ragion per cui dobbiamo cercare di finalizzare la nostra prestazione alla conquista dei tre punti. Il che esclude di fare altri calcoli». Un attimo di pausa prima di aggiungere: «Sappiamo, altresì, che per vincere dobbiamo sciorinare una grande prestazione avendo di fronte una squadra di un certo spessore tecnico che può imporre giocando in casa. E allora dobbiamo essere convinti di quello che vogliamo, e crederci fino in fondo».
– Ma bisogna tenere conto che vi troverete di fronte un’ottima squadra, come ha dimostrato in campionato, classificandosi al terzo posto, mentre nel primo confronto ha saputo mettervi il «bavaglio». «Se facciamo riferimento al campionato – ha detto Falco – possiamo dire che anche noi abbiamo dimostrato di essere un’ottima squadra, sia pure nella seconda parte, quando le cose si sono stabilizzate. Massimo rispetto comunque per la Nocerina alla quale questa volta toccherebbe l’iniziativa. Questo potrebbe consentirci di svolgere il nostro gioco che ultimamente in trasferta è stato efficiente».
– Dipenderà, allora, dall’atteggiamento tattico che assumerà la squadra campana. Atteggiamento forse prevedibile visto che alla stessa squadra non conviene rischiare bastandole il pareggio. «È facile dire che puntando a un altro risultato nullo si può rischiare di prendere il classico golletto che, invece, alla Nocerina serve».
– Deve cambiare atteggiamento anche il Catanzaro. «Intanto c’è da dire che domenica scorsa abbiamo cercato di vincere. A impedircelo sono stati la “copertura” cui è ricorsa la Nocerina e qualche episodio sfavorevole, come quello della traversa colpita da Ferrigno. Ora dobbiamo dare qualcosa in più. Il massimo in fatto di determinazione e, quindi, di voglia di centrare l’obiettivo».
– Il che è possibile visto che, appunto, l’unica opzione favorevole è la vittoria. L’ideale sarebbe giocare senza condizionamenti psicologici. «Blufferei se dicessi che non ne avremo sapendo del compito che ci attende. Speriamo, quindi, di giocare con la minore tensione possibile. Comunque sappiamo che la partita per noi è la cosiddetta ultima spiaggia e che, quindi, abbiamo tutto da guadagnare. E allora speriamo che tutto ciò allenti la tensione, consentendoci di liberare le nostre energie fisiche e mentali». «Ma un errore non dobbiamo commettere – ha aggiunto il centravanti – ed è quello di andare subito all’arrembaggio invece di giocare con intelligenza tattica nella speranza che la Nocerina presti il fianco a qualche nostra ripartenza».
– Tutto questo chiamerebbe in causa lei e gli altri compagni che devono occuparsi del ribaltamento dell’azione. Al «Ceravolo» siete rimasti a bocca asciutta, dopo una bella continuità nella produzione offensiva. «Peccato che sia accaduto nella partita più importante, rimanendo vittime di episodi sfavorevoli. Ed allora che dire: speriamo che si sia trattato solo di una parentesi». Quanto ai tifosi, accelerazione nell’organizzazione della trasferta dopo che ieri sera la società ha distribuito i duemila biglietti messi a disposizione dalla Nocerina. Esattamente 900 di curva (costo 8 euro) e 1.100 di distinti (prezzo 13 euro). Rispettate le prenotazioni. Hanno confermato la carovana di pullam gli «Ultras 73», mentre tante altre sono le iniziative intraprese nei centri della provincia.

Vito Macrina – Gazzetta del Sud


Buffoni: nessun atteggiamento rinunciatario

In casa della Nocerina il tecnico rossonero Adriano Buffoni respinge la critica di essersi presentato troppo coperto al “Ceravolo”. «Nessun atteggiamento rinunciatario – ha detto Buffoni -. La scelta di un centrocampo più folto è stata la conseguenza dell’esame tattico di chi dovevamo affrontare». Nell’altra semifinale il Brindisi non ha ancora smaltito la rabbia per la sconfitta patita nel finale ad Acireale grazie a una splendida cannonata di Anastasi. Gli acesi di Costantini troveranno un clima molto caldo al “Fanuzzi”: Francioso e compagni faranno il possibile per far valere le proprie potenzialità e l’Acireale deve stare attento a non commettere l’errore di farsi schiacciare. Nei play-out il Gela vede più vicina la salvezza e contro il Tivoli può anche accontentarsi del pari (0-0 all’andata). «Il più è fatto – ha detto il tecnico Ruisi – ma aspettiamo prima di cantare vittoria. Non ci fidiamo del Tivoli e della loro disperazione e non dimentichiamo che in trasferta abbiamo fatto più punti che al “Presti”». L’Olbia, dopo il successo in casa della Lodigiani per 2-1, si salva anche se perde con una rete di scarto.

Autore

God

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