POLITICA – Scuola Magistratura scippata.Mastella avrà fiato sul collo

riceviamo dall’ ASS. CULT. “PETRUSINU OGNI MINESTRA” e pubblichiamo
Se Clemente Mastella, leader dell’Udeur, crede che la “questione” dello scippo della Scuola Superiore di Magistratura sia stata messa nel dimenticatoio si sbaglia di grosso. Attualmente c’è un procedimento giudiziario in corso presso il TAR del Lazio  che, volendo credere alla Giustizia, non potrà che dare un esito favorevole per  Catanzaro; in caso contrario sia ben chiaro a Mastella che noi non ci fermeremo fino a quando la Scuola  non sarà restituita a Catanzaro, ossia alla città più idonea per ospitarla e precedentemente giudicata tale. Uno scippo del genere non sarà facilmente digerito dai calabresi che, se il sopruso si concretizzerà, daranno vita a manifestazioni di protesta eclatanti in Calabria come a Roma. Al di là di tutto questo, non possiamo che rimarcare l’atteggiamento arrogante del guardasigilli il quale, il 21 aprile scorso, ha presuntuosamente  organizzato un convegno nella sua Benevento (guarda caso) dove erano presenti rappresentanti di Firenze e di Bergano, ossia le altre città che dovrebbero ospitare le sedi del prestigioso istituto. Da notare che Firenze, come suol dirsi, si è buttata già con le mani avanti: Paolo Coggiola assessore ai Lavori Pubblici ha infatti sollecitato lo stanziamento di fondi da parte del Ministero della Giustizia per l’allocazione della scuola. “Per quanto mi riguarda – ha risposto Mastella – bisognerà realizzare queste scuole entro il 2008. Altrimenti ci vedremo costretti ad operare scelte diverse. Tocca quindi agli enti locali attivarsi per fare in modo che tutto sia pronto entro la fine dell’anno. Non vorrei che si celebrassero in un’altra città d’Italia…”.  Ma come, a Catanzaro c’erano tanti problemi, e sembrava che nelle altre era tutto a posto, e poi si scopre che non è così.  Ma l’atteggiamento arrogante di Mastella non viene tollerato nemmeno dal CSM che rivendica a sua volta l’apertura di una sola sede “Agli ‘amici’ del Csm – dice il politico ceppalonese –  anch’io rivendico la mia autorità istituzionale. Non sono il mero organizzatore. Confermo la collaborazione tra Ministero e Consiglio Superiore della Magistratura. L’idea che ci sia una forma di interferenza non va bene. Credo che più apertura c’è al mondo esterno, più il giudice è aperto al territorio; più esperienze ci sono, più sono arricchenti. Le scuole sono legate all’ordinamento giuridico che sarà approvato entro il 31 luglio. Ritengo che su questa questione ci debba essere anche l’apporto dell’opposizione altrimenti avremo confini labili. Laddove non ci fosse, porrò il voto di fiducia”. Insomma, da questa affermazione di Mastella si capisce che il CSM (e non solo), non vede di buon occhio la gestione della vicenda. Ma dalle dichiarazioni che ne vengono fuori, si scopre che Mastella, in barba al rispetto per la giustizia, visto che è in corso un procedimento giudiziario sull’allocazione delle Scuole della Magistratura, sta procedendo con il suo solito modo di fare. Ha redatto un DDL  licenziato dal Consiglio dei Ministri del 7 marzo 2007 – relativo alla “Riforma dell’Ordinamento giudiziario”. Il DDL Mastella – che si propone di emendare la “riforma Castelli” (la legge 25 luglio 2005, n. 150 che istituiva le sedi della scuola della magistratura a Bergamo, Latina e Catanzaro) varata nella scorsa legislatura – dovrà essere approvato da Camera e Senato entro il 31 luglio 2007. Ovviamente nello stesso, Mastella ha aggiustato la vicenda della scuola di magistratura a tavolino: la scuola di magistratura – avrà tre sedi: Bergamo, Firenze e Benevento, rispettivamente, per il Nord, il Centro e il Sud – sarà resa obbligatoria, ogni quattro anni, per ciascun magistrato. Inoltre, chi si appresta a cambiare funzione dovrà frequentare uno specifico corso. Inutile dire che la deputazione calabrese dovrà fare ferro e fuoco, e se necessario togliere la fiducia al Governo. Questo è quanto chiederemo ai nostri politici e lo faremo chiedendoglielo direttamente, con tanto di nome e cognome di ogni singolo deputato, sia sulla stampa, sia attraverso spot radiofonici e televisivi, sia attraverso volantini e manifesti. E alla fine renderemo pubblici i nomi di chi ha fatto gli interessi per la Calabria e chi mostra disinteresse. Ah dimenticavamo, nello stesso convegno del 21 aprile, non è mancato un riferimento a Catanzaro: “Catanzaro? – dice Mastella – Non l’ho spogliato io. Fu il demanio regionale della Calabria a dire che non esistevano quelle condizioni. Non ho tolto qualcosa. Non ho concesso. Non c’è stata alcuna mortificazione ma bagliori assordanti. La vita politica è anche questa. Spero che per Catanzaro si possa fare qualcosa di diverso. La scuola – ribadisce come a voler rafforzare il messaggio – nella funzione trinitaria la faremo”. Ma poi Mastella senza rendersi conto delle contraddizioni proferite continua “Occorre che i Comuni diano la disponibilità logistica”. Ma insomma, Mastella sbandiera ai quattro venti che il Demanio non avrebbe dato disponibilità di locali per Catanzaro ignorando che esiste, tuttora, una convenzione fra il capoluogo calabrese è il ministero di Giustizia per l’uso di alcuni locali; Mastella non ha mai contattato gli enti locali catanzaresi per costruire il suo alibi a vantaggio di Ceppaloni….e ora sostiene che debbano essee i comuni a dare la disponibilità logistica!  Mastella, Mastella suvvia, qui nesciuno è fesso! Sei stato sgamato! Adesso abbi l’umiltà di fare un passo indietro e di non prevenire i giudizi del TAR che, siamo certi, non si farà influenzare in nessun modo; nemmeno dal ministro della Giustizia.

ASS. CULT. “PETRUSINU OGNI MINESTRA”

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Redazione

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