Polo delle arti e dello spettacolo : opportunità da cogliere!

riceviamo e pubblichiamo

 

Nelle settimane scorse abbiamo apprezzato l’azione del Sindaco a favore di un utilizzo qualificante della struttura dell’istituto Rossi, e ci meraviglia che non vi sia stato un reale interesse delle forze sociali e politiche intorno a questa opportunità che potrebbe aprire anche nuovi scenari culturali in città.

 

Negli ultimi giorni ci è sembrato utile anche un altro tipo di azione dell’Amministrazione Olivo, che noi consideriamo imprescindibile, ovvero l’incontro con il nuovo Rettore dell’Università, nella cui occasione il Sindaco ha prospettato una partecipazione dell’Ateneo agli organi di governo della Fondazione Politeama, in scadenza per quanto attiene le figure del management ma mai stabilizzate dal punto di vista dell’assetto della governance.

 

Ricapitolando il quadro che ne potrebbe venir fuori, a seguito di coerente azione istituzionale, politica e culturale è la seguente :

  • nell’Istituto Rossi il conservatorio e una sezione staccata tanto della Accademia d’arte drammatica “Silvio D’Amico” quanto della Accademia di Danza;
  • l’ingresso dell’Università, principale istituzione culturale della città, nella gestione delle Fondazione Politeama;
  • il rinnovo degli organismi di governo, con necessarie modifiche di statuto, e le opportune nuove figure di management, che in una sola figura concentri le competenze di direttore e sovrintendente.
 

  • Se a ciò aggiungiamo la relazione con l’Accademia delle Belle Arti e il tentativo di far rivivere il centro storico anche attraverso la riutilizzazione razionale degli alloggi sfitti a favore di studenti universitari, quello che noi intravediamo è una scelta di campo netta per definire una vocazione della nostra città non schiacciata sul terziario, ma che rielabora e rinnova le varie identità di una Calabria dispersa e confusa, tanto evidente nella miopia da secolo scorso registrata nella querelle sulla isola pedonale.
 

Ad Olivo vogliamo dire di andare avanti in questo senso, perché i soldi spesi per le stagioni del Politeama e le mostre del San Giovanni hanno un senso se poggiano su una strategia della promozione delle arti sceniche e della musica connessa saldamente alla formazione teatrale, coreutica e musicale.

 

Sappiamo anche quanto queste istituzioni formative possono vivere momenti di disorientamento, dovute tanto alla mancanza di fondi quanto al loro necessario rinnovamento delle attività “curricolari”, ma ci sentiamo di poter dire che per Catanzaro rappresenta una bella sfida offrire tempi e spazi di lavoro tranquilli a docenti e giovani artisti desiderosi di mettersi in gioco lontano dai ritmi della Capitale e da una critica pigra e non attenta al nuovo.

 

Ci vuole un po’ di coraggio per provarci e speriamo che le promesse fatte in qualche stanza ministeriale al nostro Sindaco non siano carezze pelose, e pertanto attenderemo gli sviluppi di questo quadro promettente.

 

Il coraggio  che chiediamo è quello di azioni coerenti e organiche, che considerino le Scuole, ovvero Università, Conservatorio e Accademie la linfa del Sistema culturale cittadino, che ha i capisaldi nei contenitori gestiti dalla Fondazione, ma che deve coinvolgere anche gli altri spazi e le altre realtà con impeto regolatore e non solo produttivo.

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Autore

Redazione

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