SOVERATO: Comune integra aree sosta gratuite, commercianti sul piede di guerra

L’amministrazione Comunale di Soverato introduce delle novità in merito al Piano parcheggi a pagamento. In un comunicato diramato da Palazzo di Città sono state rese note le aree di sosta gratuite (www.soveratoonline.it), attraverso un’implementazione delle stesse. Successivamente, sarà comunicata dal Comune la regolamentazione delle c. d. “Zone Gialle”. Nonostante ciò la polemica sui parcheggi a pagamento non accenna certamente a placarsi. Infatti i commercianti (non tutti, ma solo una sparuta minoranza di essi), dopo aver attuato una “serrata”, nei giorni scorsi – anticipando di appena 30 minuti (ore 20.00) la chiusura dei negozi rispetto all’orario previsto (ore 20.30) – restano ancora sul piede di guerra, annunciando delle eclatanti forme di protesta, perchè, a loro dire, pare che l’introduzione di questo sistema di soste provocherebbe una netta flessione delle loro vendite, soprattutto nella stagione estiva. 
E’ un’affermazione non vera, a nostro giudizio, o quanto meno, molto discutibile: i titolari delle attività commerciali, con i prezzi alti da loro praticati, sicuramente, non incentivano l’afflusso di clientela nella “Perla dello Jonio”.
Se gli imprenditori, dunque, non vogliono i parcheggi a pagamento significa che il target di avventori ai quali essi si rivolgono non è molto alto dal punto di vista economico, anzi è piuttosto basso. Questo vuol dire che le vendite, visti i prezzi alle stelle praticati dei negozianti e degli operatori balneari, non saranno lo stesso cospicue, qualora dovessero essere aboliti i ticket per le soste. A nostro modesto avviso la gente scapperà di corsa, ugualmente!
Quelli a cui verranno “svuotate le tasche” (già povere di qualche studentello) una volta, non torneranno la seconda, sceglieranno altre mete dove andare ad acquistare e/o dove trascorrere le proprie vacanze e/o fare acquisti. E questo succede non da ora ma da ben 27 anni, ovvero dallo smantellamento del famoso “Camping Internazionale”, quando Soverato era considerata la “Rimini del Sud”. Da quegli anni, allorchè c’era il “turismo di massa” si è verificato il triste epilogo per il turismo (nazionale ed estero) vero (non di qualche emigrante che ritorna nel periodo estivo e/o di gente proveniente dai paesi del comprensorio che viene a fare la passeggiata sul lungomare) e del sistema produttivo per la città.

 

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Redazione

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