Accogliamo di buon grado la precisazione fatta dall’associazione “AltraCatanzaro” quando informa che non intende alimentare polemiche infinite o ingolfare il dibattito pubblico su un argomento che, francamente, dovrebbe creare coesione cittadina e non certamente insane ed inopportune divisioni. Infatti l’organizzazione della “notte bianca” catanzarese, o “rossa” che dir si voglia in virtù dei principali protagonisti che saranno morzello e peperoncino, dovrà coinvolgere l’intera cittadinanza, tutte le associazioni e qualunque soggetto ritenga di poter dare un utile contributo alla causa. Ma al di là dell’evento notturno in sé sul quale indubbiamente tutti dovremo avere un senso di responsabilità orientato ad augurarne il miglior successo possibile, ci piace evidenziare l’aspetto prettamente identitario che sta dietro alla manifestazione, e che rigetta perciò ogni tentazione di sterile rivalità. Gli amici di “AltraCatanzaro” dicono bene quando invocano contenuti etici, sociali e culturali quali elementi integranti alla nostra notte bianca. E dicono ancora meglio quando ricordano l’importanza di valorizzare le risorse locali in un contesto innovativo e virtuoso. D’altro canto sta proprio qui l’idea portante di un evento simile. Non è un caso che l’assessorato al Turismo stia lavorando da tempo per fare in modo che il progetto assuma esattamente e principalmente queste connotazioni. La “notte bianca catanzarese” dovrà essere un evento straordinario atto a calamitare la curiosità e la partecipazione di gente proveniente da ogni dove, non solo dal capoluogo, e dovrà rappresentare per davvero la sintesi dei singoli sforzi di ciascuno: dobbiamo coinvolgere in primis i commercianti del centro storico e le relative associazioni di categoria affinché quella notte non vi sia un solo esercizio chiuso! Non vorremmo rivedere qualche saracinesca abbassata com’è accaduto in occasione di altri importanti eventi dove, a fronte di un’isola pedonale stracolma di gente, solo pochi esercenti hanno mantenuto aperta la loro attività. Ecco perché è prioritario il coinvolgimento di tutti, nessuno escluso. Ed ecco perché è assolutamente fuori luogo l’accusa rivolta all’assessore comunale al Turismo in relazione a paventate esclusioni di qualche associazione nell’organizzazione dell’evento. Occorre ristabilire serenamente la verità ed ammettere che nessuno ha escluso nessun altro. Piuttosto è vero il contrario: sono gli amici di “AltraCatanzaro” ad aver minacciato di sospendere ogni forma di collaborazione con l’amministrazione comunale. Riteniamo che questo sia un atteggiamento profondamente sbagliato perché potrebbe tradire un risentimento, quasi una sorta di vendetta per non aver ricevuto “in esclusiva” la possibilità di organizzare la notte bianca, ciò che sarebbe stata percepita davvero come una scorrettezza. Quindi ci è parsa davvero sproporzionata l’acredine con cui l’associazione “AltraCatanzaro” ha inteso esternare il proprio sentimento. Crediamo che sarebbe stato un grave errore, da parte dell’amministrazione comunale, organizzare un tale evento coinvolgendo un solo soggetto, come ha pure precisato l’assessore alla cultura Argirò. La manifestazione necessita dell’apporto di tutti e tutti sono invitati a partecipare arricchendo di contenuti, idee e proposte questo grande contenitore notturno che dovrà caratterizzare il capoluogo di regione, valorizzandone l’immagine e costruendo un appuntamento che possa diventare ciclico e, nel tempo, sempre più grande. Nessuno ha intenzione di realizzare nel cuore antico della nostra città una delle tante e inflazionate sagre. Non di questo si tratta. Anche stavolta fanno bene gli amici di “AltraCatanzaro” ad invocare contenuti di valore e a rivendicare l’intervento di vari assessori per scongiurare una tale eventualità. E anche per questo ribadiamo e riteniamo utilissimo il loro apporto affinché questo rischio non si corra e perché, assieme, si costruisca un’altra Catanzaro, al di là dei dispettucci e rancori personali.
Catanzaro nel Cuore
