Bar Mangialavori

UN CATANZARO CON …I ”BAFFI”

Il Catanzaro parte con il piede giusto. Frisenda e Bueno regalano la vittoria alle Aquile.

di Giuseppe Mangialavori

Il DS giallorosso lo aveva cercato, fortemente voluto. Terza partita ufficiale, prima di campionato, terzo gol dopo le due marcature in coppa contro Crotone e Gallipoli. Rino Frisenda non si ferma più. Gioca bene , segna, fa segnare, insomma lodi al bravo attaccante giallorosso e a Pasquale Logiudice che lo ha “corteggiato” sin da subito dopo la sua investitura in qualità di DS, come base di partenza per il nuovo organico. I fatti gli stanno dando ragione.

 

Parte dunque nel migliore dei modi il nuovo Catanzaro 2007/2008 con la conquista dei tre punti grazie ad un classico 2-0 che non fa una grinza. Certo, molte cose sono ancora perfettibili. Vedi ad esempio il centrocampo giallorosso. Il 4-3-3/3-4-3 che Silipo sta proponendo non può ovviare alla mancanza di quell’elemento che insieme al nuovo arrivato Berardi, dovrebbe conferire certezze maggiori alla linea mediana delle Aquile (a proposito, ottimo il “jolly” Ciano).

 

Buona la tenuta nella ripresa, le prime uscite di coppa sono servite e i giallorossi non si sono concessi pericolosi cali di tensione… Tutti bravi insomma. Nel reparto arretrato sontuoso Caccavale.

Alle belle impressioni su Frisenda, si associano le più che positive conferme su Bueno che timbra il cartellino e risponde “presente” ai 4.000 circa del Ceravolo, assiepati stile sardina su quei settori rimasti ancora disponibili ai supporters Catanzaresi.

 

Forse chi di dovere “credeva”  di potere avere molto più tempo a propria disposizione per la risoluzione della questione stadio, ma la gara di ieri, onde ce ne fosse il bisogno, ha palesato in tutta chiarezza (e purtroppo urgenza) che la situazione richiede risoluzioni del breve periodo.

Si è deciso di chiudere un settore come quello dei distinti per garantire maggiore sicurezza ai tifosi (???), e al contrario, gli stessi destinatari di tante attenzioni, rischiano la propria incolumità, malamente stipati come lo erano ieri. E in più, il caldo torrido ha sottolineato tutte le contraddizioni di questa soluzione che, peraltro, è stata l’unica strada percorribile, visto l’imminente inizio di campionato. E se (ce lo auguriamo) gli eventi dovessero portare al vecchio Ceravolo più gente? Cosa accadrà? Volere è potere. In altre piazze si è provveduto in tempi record.

E proprio Nicola Ceravolo, prima dell’esordio in massima serie dopo la conquista della prima “A”, ottimizzò i tempi e, grazie al prezioso apporto dell’amministrazione comunale di allora,  ristrutturò in tempi brevissimi il vecchio “Militare”. I mezzi (tecnici) erano certamente inferiori a quelli odierni, eppure si riuscì nell’intento voluto. Quelli economici? Tutti diedero il proprio appassionato contributo senza “se”, “ma” o “forse”. Ripeto: volere è potere.

Non è dunque una questione questa che interessa solo l’F.C. Catanzaro, ma anche l’amministrazione del Capoluogo di Regione che al momento è sostanzialmente orfano di un impianto sportivo degno di tale nome e di quanto richiedono le normative vigenti.    

 

Non si può più attendere. Chi di dovere, prenda le decisioni che deve prendere o si assuma la pericolosissima responsabilità di continuare a procrastinare soluzioni/decisioni che non possono essere posticipate. Si diano tempi chiari e , soprattutto, si dica in modo chiaro se si vuole investire sull’attuale impianto o su una struttura nuova, ma lo si faccia alla svelta.

 

La prima di campionato vede una vetta affollata da cinque inquilini. Oltre al Catanzaro, ci sono Benevento (ieri vincente solo di misura sulla Sangiuseppese), Monopoli (vittorioso nel derby con l’Andria) e le due nuove arrivate Pescina VG e Scafatese. All’appello manca il prossimo avversario delle Aquile. Quella Cisco Roma che insieme al Catanzaro, è tra i maggiori accreditati al salto di categoria.

Domenica prossima (ne siamo certi) la Capitale si tingerà di giallorosso grazie alla presenza importante dei fantastici supporters, che dopo anni di inferno iniziano a gonfiare il petto speranzosi di ricominciare a volare. Avanti così Catanzaro.

 

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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