Facciamo tremare la terra ed il mar!

La voglia di raccontarvi tutto quello che ho dentro

Popolo Giallorosso, Gente forte e valorosa, siamo
arrivati alla resa dei conti, la sfida finale è alle porte, il momento è dei
più importanti ed è finalmente giunta l’ora che deve decidere il Nostro
Destino.

Verremo da ogni dove, come sempre pronti a
sostenerlo, ci attende un rovente giugno, la nostra terra assolata tenderà le sue braccia per attrarci a se in una
immaginaria presa.

Pare naturale volgere lo sguardo
al recente passato, memori soprattutto delle esperienze negative. Si arriva a
questa finale dopo un anno travagliato, mille peripezie ci hanno accompagnato,
tante difficoltà si sono poste innanzi alla truppa di Dellisanti e probabilmente
tutto questo ha fortificato il carattere del Gruppo. I nostri uomini hanno
dimostrato nei momenti difficili di essere attaccati alla Maglia e di essere
dei professionisti. Nel frattempo, mentre andava in onda una “strana”
telenovelas, qualcuno, con un piccolo sito internet, tirava la carretta facendo
in modo che il buio assoluto non si impadronisse della Nostra Storia. Tutto
sembrava perso, il Vessillo veniva stracciato e sbiadito ancora di più ed
invece….

La gara disputata a Roma nel mese di febbraio si
rivelava lo spartiacque, la squadra in nove stoicamente raggiungeva il
risultato, in quel giorno cinquecento cuori erano giunti a testimoniare la
Nostra Esistenza, Avanti Catanzaro ancora echeggia nel silente Flaminio.

Il resto è storia dei nostri giorni, l’avvento di
Parente e Poggi, la consapevolezza dell’effettivo valore di ognuno, la voglia
di essere squadra ed il desiderio di far “saltare” la piazza.

Finalmente arriva il quindici giugno, sta per
scoccare l’ora della Vittoria, il momento della Rivincita contro un Destino
amaro ed in passato beffardo.

I nostri condottieri sono stati abili a far bollire
quel vulcano che non si era mai spento in Noi ed a riaccendere entusiasmi mai
sopiti.

Domenica siamo chiamati all’ennesima prova, abbiamo
dalla nostra la sofferenza di questi maledetti anni, l’esperienza di quello che
successe, ma soprattutto la consapevolezza di essere un Popolo e la voglia di
dimostrarlo al mondo intero. In questi giorni ognuno di Noi vive questa attesa
in maniera diversa, si soffre, c’è smania, vogliamo che arrivi il Momento per
tirare fuori tutto quello che abbiamo dentro.

Ci comportiamo con apparente serenità durante questa vigilia, si impadroniscono di Noi la calma
dei forti e la saggezza dei nostri Avi.

Mettiamo da parte ogni
scaramanzia e prepariamoci all’Evento.

Nobile stirpe durante la gara voglio sentire
tremare la terra sotto i miei piedi e 
desidero che i nostri sussulti siano dei fragori inenarrabili.

In quei momenti un afflato planetario unirà tutto il
Popolo, un Unico Cuore batterà per Te.

Mio Catanzaro dobbiamo annientarli, annichilirli
ancor prima che comincino a ragionare, questo ti chiede la tua gente, questo è
scritto.

Saranno migliaia le voci e le mani che vi
sospingeranno Aquile, il Nostro Soffio vi aiuterà  a gonfiare la rete avversaria.

Nessun timore Ragazzi, la folla renderà leggere le
Vostre casacche, modellerà come il vento i Vostri piedi e Vi sospingerà verso
la Meta.

Avanti Mio Catanzaro! Tu sei il nostro
amore, sei la nostra speranza, il nostro sogno, la nostra vita e la nostra
passione.

Ognuno di Noi con la sua storia e con la sua
Passione ti sosterrà, come in sogno fatto da bambino sarà parte di questo
infinito boato.

Gennaro Maria Amoruso (Harp)

Autore

Redazione

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