Rassegna stampa

«Fatale il penalty sbagliato»

In un’atmosfera plumbea l’analisi di Dellisanti

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CATANZARO – È rimasta sprangata a
lungo la porta degli spogliatoi del Catanzaro. Quando si è aperta i volti di
coloro che uscivano dallo stanzone erano simili a quelle di persone reduci da un
funerale. Il primo a presentarsi davanti ai cronisti è stato il presidente
della società, Claudio Parente. Lapidariomil suo commento «L’amarezza più
grande è per un pubblico impagabile che ha risposto alla grande all’importanza
dell’avvenimento. E proprio il pubblico non meritava questa grande, nuova
delusione. Purtroppo la nostra squadra ha nelle sue file quattro-cinque
giocatori che non hanno dimostrato di avere la personalità che sarebbe stata
necessaria in una partita così importante, per cui è stato difficile
raddrizzarla come si poteva e si doveva fare. In fondo, abbiamo incassato il gol
dopo la mezz’ora del primo tempo e c’era il tempo necessario per recuperare».
Decisivo il rigore fallito, anche perchè subito dopo è arrivata l’espulsione
di Toledo. È d’accordo? «È la dimostrazione della mancanza di personalità di
alcuni giocatori che non hanno retto alla tensione della partita».
Qualcuno parla di una ipotesi di ripescaggio del Catanzaro. «Non voglio pensare
in questo momento a una simile ipotesi. Ciò che voglio è allestire per il
prossimo anno di una squadra competitiva, per conquistar ela promozione ed
evitare i maledetti play off». Ha fatto eco al dott. Parente, l’amministratore
delegato, Massimo Poggi: «Ci metteremo al lavoro subito per ripagare i tifosi»,
Ed ancora: «Noi dirigenti abbiamo poco da rimproverarci. Da quanto siamo
entrati nella Società ce l’abbiamo messa tutta. Ma questo, ovviamente, non ci
può soddisfare. questa sconfitta ci mortifica tutti». Più o meno sulla stessa
lunghezza d’onda dei due dirigenti il direttore generale, Gianni Improta «Ci
hanno purtroppo condannato alcuni episodi, come purtroppo succede nel calcio.
Comunque siamo pronti a ripartire da questo maledetto pomeriggio, anche se le
sconfitte bisogna accettarle». L’allenatore Dellisanti è il ritratto di un
uomo deluso, amareggiato. Dopo un’ora abbondante dal termine della partita, il
tecnico si è presentato davanti a microfoni e taccuini – e al contrario di
come hanno fatto i giocatori giallorossi– con un filo di voce ha offerto la
sua analisi: «Abbiamo perso la partita a causa di episodi negativi. E dire che
potevamo chiudere la partita nei primi quindici minuti dopo aver costruito un
paio di ottime occasioni. E invece dopo la mezz’ora è toccato all’Acireale
portarsi in vantaggio con un tiro-cross. Poi il rigore sbagliato da Moscelli, il
nostro rigorista». Per Dellisanti è stato questo l’episodio decisivo della
sconfitta: «Di sicuro i ragazzi si sono innervositi per l’occcasione sciupata e
ancora di più la tensione è cresciuta nelle nostre fila dopo l’espulsione di
Toledo. Ma, ormai, come suol dirsi è andata. Ci rimane una grossa amarezza,
difficile da smaltire. E il rimpinato di non aver dato una gioia a questo
immenso pubblico».

 

Vito Macrìna – Gazzetta del Sud

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