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Alle Falde del Montecassino

Per la serie La storia siamo noi eccoci a Cassino, Ciociaria.

 

Anche prima dell’acquisto di Evangelista Cunzi la cittadina di Cassino è stata al centro della grande Storia. Nella Seconda guerra mondiale il territorio del Cassinate, a partire dal 19 luglio 1943 con il bombardamento dell’aeroporto di Aquino, fu teatro di una delle più aspre e cruenti battaglie combattute sul suolo italiano.
Seguirono lunghi 9 mesi durante i quali si susseguirono pesanti bombardamenti su tutti i comuni che vanno da Mignano Montenlungo (CE) a tutti i centri che per loro ventura erano collocati lungo la famigerata Linea Gustav e nelle sue immediate retrovie.
Tutte le popolazioni furono costrette dalle truppe tedesche ad un penoso e forzato esodo con l’abbandono di tutti i loro averi e la perdita delle loro case andate per la maggior parte distrutte.

La V° armata alleata, formata da soldati di ben dodici nazioni diverse e comandata dallo statunitense generale Mark Clark aveva deciso che bisognava insistere nell’attaccare frontalmente la linea Gustav (voluta dal feldmaresciallo Kesselring per fermare gli alleati che procedevano da sud verso nord) proprio nel suo punto cardine: la cittadina di Cassino e la montagna alle sue spalle, su cui sorgeva l’antico monastero benedettino, e da cui si dominavano la Valle del Liri e quella del Rapido.

Il 15 febbraio si consumò la folle distruzione della antichissima Abbazia di Montecassino (fondata da San benedetto) con un bombardamento che lo ridusse ad un ammasso di rovine, provocando sotto le rovine la morte di centinaia di civili che vi avevano cercato riparo. Appena un mese dopo, il 15 marzo, con un bombardamento a tappeto fu rasa al suolo anche la sottostante città di Cassino, né furono risparmiati i centri abitati lungo la linea Gustav, dalle Mainarde a Minturno, con distruzioni che andarono dal 50 al 100% con oltre 10.000 vittime civili, e circa 50.000 militari, oggi raccolti nei cimiteri di guerra. Fu una delle più grosse sciagure della seconda guerra mondiale, e colpevoli non furono i tedeschi (attentissimi a salvaguardare il patrimonio artistico e culturale nel nostro paese) ma gli alleati, per mano di un Generale americano.

La linea Gustav fu superata solo il 18 maggio 1944, con la conquista di Montecassino da parte delle truppe polacche, e così fu libera la via per l’entrata a Roma delle truppe alleate il 4 giugno del 1944.

Nel frattempo le truppe francesi di colore, comandate dal gen. Juin, avevano sfondato la resistenza tedesca nella zona degli Aurunci, e il loro passaggio fu terribilmente segnato da atti di assurda violenza contro le inermi popolazioni civili, soprattutto nei confronti delle donne.
In occasione della ricorrenza del 60° anniversario è stato istituito un Comitato Celebrativo della Battaglia di Montecassino finalizzato a sostenere iniziative culturali e commemorazioni che hanno fatto prendere coscienza anche alle nuove generazioni del dramma e della storia dolorosa di quegli anni, affinché nasca anche in loro un monito imperituro e una forte volontà di opposizione alle violenze della guerra.
Il Comitato Celebrativo ha commissionato all’Officina Rambaldi la realizzazione di un Museo scenografico multimediale detto “Historiale” che sarà centro di attrazione di documentazione della storia di Cassino e del Cassinate.
Per il suo sacrificio la città di Cassino meritò l’appellativo di Città Martire per la Pace e, con il decreto del Presidente della Repubblica del 15 febbraio 1949, fu decorata con medaglia d’oro al valor militare; mentre il 15 marzo 2004 a Cassino il Presidente Ciampi ha insignito di medaglia al merito civile altri tredici comuni coinvolti nella vicenda bellica. Magari per la prossima partita del Catanzaro a Cassino, se ci sarà ancora un Catanzaro, l’Historiale sarà pronto.

Intanto le solite istruzioni per arrivare a Cassino dalla città di Catanzaro: chi ha la fortuna di disporre di mezzi propri, il Salvetti di Cassino si trova in via Appia Nuova proprio in prossimità dell’uscita dell’Autostrada A1.

I più facoltosi potranno viaggiare in aereo, fino a Roma Fiumicino o Napoli Capodichino e poi noleggiare una comodissima auto in aeroporto avendo cura di controllare che abbia il serbatoio ben pieno.

I meno facoltosi e i più romantici potranno raggiungere Cassino in treno, partenza da Lamezia alle 7.18 e arrivo a Cassino alle 13.20 dopo un comodo cambio a Napoli. Scelta adottata ieri dai ragazzi di Cittadinounodinoi, e che dunque ci permettiamo di adottare. Se è la scelta tattica del mister, sarà di sicuro la migliore. Buona Cassino a tutti…

Giuseppe Luglio

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