SALUTE – Crisi profonda a Fondazione Betania Onlus

A seguito della situazione di crisi economico finanziaria in cui verserebbe la Fondazione Betania Onlus di Catanzaro, per come prospettata dal suo Presidente in piu’ incontri con le Organizzazioni Sindacali, l’Assemblea dei lavoratori della Fondazione, convocata espressamente dalla CGIL Fp e dalla CISL Fp, ha ampiamente discusso della problematica di crisi esposta dalla parte datoriale. Fondazione Betania intende operare dei tagli agli attuali livelli occupazionali per poter rientrare nei costi gestionali, che non sarebbero interamente coperti dall’attuale livello di pagamenti, effettuati dall’Azienda Sanitaria Provinciale e dalla Regione Calabria come corrispettivi delle prestazioni socio-assistenziali svolte da Fondazione Betania. In sostanza, il volume e la qualita’ delle prestazioni rese da Fondazione Betania non sarebbe interamente coperto dai corrispettivi erogati dal Servizio Sanitario regionale. Cio’ comporterebbe la decisione di Fondazione Betania di ridurre di circa 80 unita’ l’attuale organico che e’ di circa 400 lavoratori. I Lavoratori ed i sindacati hanno esaminato anchela proposta di Betania, secondo la quale, l’attuale Contratto ARIS verrebbe applicato alla maggior parte dei lavoratori, mentre per i nuovi assunti verrebbe applicato il Contratto ANASTE, il quale rispetto al primo produrrebbe minori trattamenti economici, giuridici e normativi per i lavoratori. L’applicazione del Contratto Anaste consentirebbe di contenere gli esuberi in un numero inferiore alle 80 unita’. Comunque, in ambedue le ipotesi prospettate da Fondazione Betania ci sarebbe il taglio di personale. I lavoratori, dopo una partecipata e dibattuta assemblea che si e’ svolta su due giornate, ha deciso di svolgere un vero e proprio referendum tra tutti i lavoratori della Fondazione per pronunciarsi su due ipotesi alternative. Il referendim chiede l’applicazione del contratto Aris per tutti i lavoratori, vecchi e nuovo assunti. In relazione a cio’, i Sindacati, con una lettera diretta al Presidente della Regione e all’Assessore alla sanita’, chiedono un deciso intervento per il rispetto del contratto, mentra alla Regione si chiede il rispetto del protocollo firmato con i Sindacati circa la stabilizzazione dei lavoratori.

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Redazione

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