Rassegna stampa

Catanzaro, Braglia rimane il candidato numero uno

All’inizio della prossima settimana dovrebbe esserci la fumata bianca per l’assegnazione della panchina giallorossa

CATANZARO – Fumata nera anche ieri per l’ingaggio del nuovo allenatore. Con una novità fatta sapere più o meno ufficialmente: quella bianca si avrà all’inizio della prossima settimana, dopo l’incontro che doveva avvenire tra ieri e oggi e che invece è stato rinviato. Quanto al nome del sostituto di Dellisanti ci sono soltanto mezze ammissioni. È quello di Piero Braglia, l’ex giocatore giallorosso, negli ultimi due campionati allenatore del Chieti. Con la società abruzzese Braglia è vincolato sulla parola per le prossime due stagioni. Probabile, allora, che il tecnico di Grosseto abbia chiesto tempo per trovare il modo di sciogliere il vincolo morale una volta che Braglia ha più volte dichiarato che sarebbe lusingato di allenare il Catanzaro. Sta di fatto che Braglia rimane il candidato numero uno per la panchina giallorossa, mentre in questo caso non dovrebbe ripetersi ciò che si è registrato con Simonelli. Il tecnico campano, infatti, aveva dato a Improta l’assenso di massima ad allenare il Catanzaro se fosse riuscito a svincolarsi dal Pisa; cosa che, a dire il vero, Simonelli ha tentato anche avanzando richieste personali e tecniche per il Pisa della prossima stagione; senonché i dirigenti della società toscana le hanno accettate inducendo l’allenatore a prolungare il contratto. Braglia si è dichiarato possibilista nello svincolarsi dal Chieti, peraltro non avendo sottoscritto il contratto per la prossima stagione. Comunque sia è certo che la società giallorossa aspetta che la situazione si evolva in un senso o nell’altro, ma tutto lascia credere che il discorso aperto con l’ex centrocampista del Catanzaro di Carlo Mazzone, è destinato a chiudersi, appunto, all’inizio della prossima settimana. Ed è per questo che i primi contatti avuti dai dirigenti giallorossi, o chi per loro, sono stati congelati, anche se, in mancanza dell’annuncio ufficiale dell’ingaggio del nuovo allenatore, non sono pochi i tecnici che si propongono o vengono proposti da procuratori. Ma perché il Catanzaro si è fermato prima su Simonelli e ora su Braglia? Perché, ovviamente, si tratta di due tecnici di provate capacità, sia pure differenti tra loro quanto a conduzione delle rispettive squadre. I due hanno in comune la marcata personalità; a dire il vero un tantino più accentuata quella di Braglia che, avendolo conosciuto e praticato per dovere professionale, rispecchia il temperamento che aveva da giocatore. «Se dovessi allenare il Catanzaro – si è lasciato scappare – non voglio perdere la faccia in una piazza che mi conosce e conosco e che ho lasciato, credo, con simpatia e affetto reciproci». Intanto ieri è arrivato in sede quello che si può considerare il primo acquisto. Si tratta di Vincenzo Di Muro, 36 anni, campano di Battipaglia, portiere, nell’ultimo campionato in forza al Gladiator. Di Muro dovrebbe essere il vice di Gentili al posto di Della Torre ingaggiato nel corso della stagione terminata per il Catanzaro il 15 giugno, un altro giorno maledetto, dopo quello di due anni or sono della prima finale playoff contro il Sora. Al neo giallorosso devono aggiungersi i due giocatori dati in prestito nell’ultimo campionato, ovvero il centrale difensivo Zappella e il centravanti Giglio, rispettivamente alla Viterbese e all’Olbia. Da vagliare l’eventualità del rientro definitivo di Zappella che ha disputato un buon campionato; mentre sembra certo l’orientamento della società per la cessione di Giglio, un giocatore, per dirla tutta, poco amato a Catanzaro e che, invece, si è reso molto utile nella squadra sarda contribuendo con dieci gol alla salvezza della stessa. Del resto il generoso attaccante di Salemi ha detto e ripetuto che non gradirebbe un ritorno a Catanzaro. Quanto agli acquisti, si aspettano le indicazioni del nuovo allenatore per concretizzare alcuni contatti.

Vito Macrina – Gazzetta del Sud

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