CRONACA – L’Ottica Duomo svaligiata in… pausa pranzo

Catanzaro – I malviventi non conoscono freni e ormai agiscono indisturbati alla luce del sole senza che nessuno abbia visto e sentito nulla. Praticamente impossibile. I soliti ignoti hanno colpito ancora e questa volta hanno svaligiato il negozio “Ottica Duomo” situato nella centralissima via Menniti Ippolito. Quella, per intenderci dove ha sede la Camera di Commercio. Anzi. Proprio nello stesso edificio.
Il furto sarebbe avvenuto, secondo una prima ricostruzione degli agenti della squadra volante intervenuti sul posto, nella pausa di chiusura pomeridiana del negozio. Quindi tra le 13 e le 16. I “lupin” avrebbero scardinato il blocco della serranda che si trova al centro della saracinesca dell’ingresso principale di via Menninti Ippolito (quello sul retro è frontale agli uffici dell’Ente camerale) e sono entrati nei pressi delle vetrine. Poi avrebbero richiuso la saracinesca per evitare di essere visti e avrebbero infranto i vetri per riuscire a penetrare nel negozio.
Una volta all’interno, i ladri avrebbero avuto tutto il tempo di aprire gli scaffali e le vetrine e di rubare tutto quello che c’era all’interno. Per lo più occhiali da sole e montature da vista delle griffe più esclusive. Dopo aver “ripulito” tutto il negozio sarebbero andati via senza toccare il registratore di cassa. Il furto è stato scoperto dal titolare del negozio che, approssimandosi l’orario dell’apertura pomeridiana, si è recato per aprire la saracinesca del suo locale. Ma ha subito trovato l’amara sorpresa. L’ammontare del furto è ancora in corso di quantificazione anche se, da una prima stima effettuata dal titolare dell’esercizio commerciale, la refurtiva ammonterebbe a circa ventimila euro, cifra non coperta da assicurazione.
Gli agenti della squadra mobile hanno avviato le indagini per riuscire a risalire all’identità dei ladri. Anche perchè via Menniti Ippolito è una strada del centro molto trafficata e quindi sembra strano che nessuno abbia visto o sentito nulla. Ma per il momento le bocche sono cucite e non ci sarebbero testimoni. Un particolare che fa pensare e riflettere su come, anche nel capoluogo, l’omertà regni sovrana.

Giuseppe Mercurio gazzettadelsud

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Redazione

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