Avversario di turno

Choc Mandragora: Neapolis affidata a Mango

Alla vigilia dello scontro diretto di Catanzaro, il tecnico campano si è dimesso per contrasti con la società
NAPOLI – La tormentata stagione della Sporting Neapolis (ufficialmente ancora Sangiuseppese) continua. Bruno Mandragora, esonerato a dicembre dopo una striscia di 3 larghe sconfitte esterne e 2 pareggi casalinghi, ha abbandonato per motivi personali la guida tecnica dopo la partita di domenica scorsa, vinta contro il Cassino. Ufficialmente per imprecisati motivi personali. Ma le gole profonde dell’ambiente campano parlano di grosse divergenze con la società e in particolare col patron Moxedano.
IL MANDRAGORA BIS – Il tecnico era stato richiamato un mese fa sulla panchina dei campani per cercare di rimediare ad una situazione di classifica molto pesante. Il suo sostituto, l’ex allenatore di Potenza e Giugliano Antonio Porta, non aveva mai trovato il giusto feeling con la squadra, rimediando altre 4 sconfitte e 2 soli pareggi, in casa contro il Noicattaro e sul terreno dell’Andria. Il ritorno di Mandragora aveva riportato ottimismo in un ambiente già freddino per un girone d’andata molto deludente, oltre alle note vicissitudini legate alla volontà della società, osteggiata da Macalli, di giocare a Napoli anziché a San Giuseppe.
LA GESTIONE DEL MERCATO – Mandragora è riuscito anche a superare l’ostacolo dell’amalgama dei nuovi acquisti di febbraio (non tutti voluti da lui) con il resto della rosa. Un mercato che ha rivoltato la squadra come un calzino. In attacco sono partiti Contino e il “vecchio” De Cesare e sono arrivati Perna dalla Paganese e Pignalosa dal Potenza. A centrocampo è stata sfoltita la rosa con le partenze di Djallo, Fofana, Ausoni e Marasco. Mentre in difesa è arrivato Migliozzi dal Sorrento, ma i problemi non sono cambiati. Una difesa colabrodo ha concesso ben 44 gol agli avversari, risultando di gran lunga la più battuta. Mentre in attacco manca continuità e soprattutto il bomber da 15 gol. Dopo la cessione di Contino, il capocannoniere è tornato ad essere come nello scorso anno Varriale, con 4 reti. Peccato che ormai sia retrocesso al ruolo di riserva. A centrocampo, la squadra sembra competitiva sugli esterni con Izzo e Moxedano. Ma al centro le chiavi della squadra sono affidate a Casapulla, 18 anni compiuti 20 giorni fa, con tutti i rischi che ne conseguono.
L’ERA MANGO – Il vuoto lasciato da Mandragora sarà tamponato internamente. L’ex tecnico lascia dopo aver pareggiato a Lamezia, vinto in casa contro Melfi e Cassino, perso solo una partita a Marcianise. La società ha deciso che Franco Mango, finora Direttore Tecnico della squadra, dovrà alzarsi dalla scrivania e tornare uomo di campo dopo aver già allenato in passato Savoia e Casertana. Non sarà facile gestire una transizione di questo tipo fino a fine stagione, anche perché la classifica è impietosa.  Il terzultimo posto con l’Andria a un punto e la Val di Sangro ancora  battagliera non rassicura. Mandragora aveva portato avanti anche un ottimo lavoro di recupero psicologico sulla squadra. Che il trauma delle sue dimissioni potrebbe vanificare.
IL RIENTRO DI MANCA – Inutile dire che la partita di domenica a Catanzaro rappresenta una sorta di ultima spiaggia per la Sangiuseppese, se vuole evitare i play-out. I giallo-rossi, infatti, occupano la sestultima posizione con 5 punti di vantaggio. Per la gara del “Ceravolo” il tecnico campano potrà contare sul rientro dalle squalifiche di due uomini fondamentali, Manca e Migliozzi. L’attaccante rileverà Varriale e farà coppia con Pignalosa, mentre il centrale difensivo tornerà al fianco di Cagnale, con Scognamiglio di nuovo nel ruolo di terzino sinistro, al posto dello squalificato Carbonaro. Moxedano tornerà titolare dopo il gol decisivo contro il Cassino. Al centro mancherà anche Casapulla (fermato dal giudice sportivo), sostituito da Cerrato che contro il Marcianise si fece espellere dopo 20 minuti dal suo ingresso in campo. Più difficile lo spostamento di Moxedano al centro per inserire Corsale, molto positivo contro il Cassino.
I PRECEDENTI – Nelle quattro sfide all’inizio degli anni ’90 contro la vecchia Sangiuseppese, il Catanzaro ha centrato due vittorie (l’ultima nel ’93 con un gol di Lo Monaco), ma è stato anche fermato due volte sullo 0-0. Un risultato che i giallo-rossi di Cuttone, domenica, non potranno permettersi. Servirà, invece, una prestazione come quella dell’andata, quando Merito e Frisenda regalarono i tre punti al Catanzaro, rendendo inutile il gol del momentaneo pareggio di Corsale.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Rastiello; Risi (Civita), Cagnale, Migliozzi, Scognamiglio; Izzo, Gasparini, Cerrato (Corsale), Moxedano; Perna, Pignalosa. All.: Mango.

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Redazione

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