Rassegna stampa

Corona tenta il Catanzaro

Anche i tifosi lo chiedono

CATANZARO — Catanzaro è in fibrillazione per il possibile arrivo di Giorgio Corona. Tutti lo chiedono, lui ha manifestato di gradire il trasferimento, la società è fortemente tentata. «Chiunque m’incontri per strada — ha detto il direttore tecnico Gianni Improta — , o mi telefona, mi esorta ad ingaggiare Corona. Stiamo verificando le possibilità».

Intanto, il d. t. ha già acquisito l’ampio assenso del giocatore, ascoltato il suo procuratore, sondato le pretese del Messina.
L’operazione sarebbe di grande significato tecnico e ambientale e, contemporaneamente, d’elevato costo. La società dello Stretto pretenderebbe 200 mila euro circa, mentre l’ingaggio di Giorgio Corona s’aggira sui 150mila euro a stagione. Conforta la grande pressione dei tifosi, unica risorsa di una città notoriamente carente d’imprenditori sensibili al calcio (la locale Associazione Industriali, ha deliberato 8 abbonamenti a sostegno del Catanzaro). La campagna abbonamenti farebbe sicuramente registrare una sensibile impennata, sino a 5-6 mila.
Se giungesse contemporaneamente la sorpresa del ripescaggio, gli abbonati potrebbero arrivare a quota 8-9 mila.
Giorgio Corona, da parte sua, ripete: «Quello d’Improta è stato il primo contatto ricevuto da Catanzaro. Da anni mi dicono che quella piazza mi vuole e mai nessuno s’era fatto sentire. A Catanzaro verrei con gran piacere».
Ma come stanno realmente le cose? «Siamo noi — continua Gianni Improta — che a questo punto dobbiamo assumere una decisione. La nostra è una società sensibile ai valori tecnici che, come in questo caso, sono esaltati dal gradimento dei nostri tifosi, il nostro più importante patrimonio. C’è poco da discutere sulle cifre che, in linea di massima, si possono poco modificare.
Non è una decisione obiettivamente facile. Sono testimone di quanto abbia sin qui speso questa società e quanto stia quotidianamente facendo. Continuano ad arrivare fatture di spese programmate e anche impreviste, che appartengono al passato» .
Poi, continua: «È una società, questa, che ha la sua dignità e che, come ha dichiarato il presidente Parente, non chiede aiuti a nessuno, non condiziona iscrizioni di campionato a sostegni esterni, non minaccia fallimenti. Però, è giusto stare con i piedi per terra e ponderare bene le cose. Come ripeteva il presidente Ceravolo, da una crisi tecnica si può venir fuori, al contrario di una economica».
È certo che la prospettiva d’acquisire Corona, ha raffreddato le strade di Prisciandaro e Arcadio. Se un sacrificio si dovrà fare, si dovrà concentrare sull’ ex brindisino. Infatti, l’ingaggio annuale di Prisciandaro non sarebbe molto distante da quello dell’agognato Corona, mentre quello di Arcadio, gradito a Braglia, sarebbe addirittura superiore. È bene chiarire che, allo stato, l’eventuale acquisizione di Corona non transita dalla cessione di Toledo. Anzi, chi vorrà il brasiliano, dovrà scucire, per la sola metà, non meno di 750 mila euro.

Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport


Anche i tifosi lo chiedono

CATANZARO — ( f. b.)
Gianni Improta, capitato l’altra sera con alcuni amici in un ristorante della costa ionica, s’è trovato nel bel mezzo di un ricco banchetto, in cui i commensali, dopo averlo riconosciuti, si sono messi ad urlare, con incitamento da stadio, il nome di Giorgio Corona.
Dopo i cori, il direttore tecnico è stato simpaticamente assediato dagli stessi tifosi, che hanno voluto personalmente esortarlo a compiere il passo, garantendo la sottoscrizione d’abbonamenti.

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Redazione

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