CNC – ”Blatte, Ratti e Zanzare: Catanzaro piange, l’Azienda Sanitaria Provincia

Se il dibattito politico nazionale di questi ultimi giorni è contrassegnato dalle tematiche relative alle  intercettazioini telefoniche ovvero alla possibilità di licenziare qualche migliaia di “fannulloni” che tranquillamente vegetano nelle pubbliche amministrazioni, nella nostra Città, Catanzaro, discutiamo di blatte, zanzare e ratti tanto che i catanzaresi sono oramai dei veri e propri esperti del ramo.

Merito dei catanzaresi ? Assolutamente No. Merito dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro che, inspiegabilmente, non espleta, se non parzialmente,  il servizio di disinfestazione nella Città Capoluogo di Regione. Prova ne sia la lettera nr. 44276 di protocollo del 20 maggio 2008, indirizzata dal Comune di Catanzaro, Settore Igiene Ambientale, all’ASP di catanzaro, Servizio Disinfestazione, avente il seguente oggetto: DISINFESTAZIONE URGENTE e chiedendo, tra l’altro, “il cronoprogramma interventi complessivi
disinfestazione – anche blatte rosse, già segnalate nel quartiere Lido – allo scopo di concordare usuale collaborazione con tecnico questo Assessorato e darne opportuna informativa alla cittadinanza”.

“Quotidianamente vengo fermato da singoli cittadini e responsabili di comitati che mi segnalano gravi ed improcrastinabili problematiche relative alla disinfestazione e derattizzazione di competenza dell’Azienda Provinciale di Catanzaro. Gravissima la situazione soprattutto nel quartiere marinaro e comunque in tutto il territorio cittadino. A questi cittadini non posso che rispondere, pubblicamente, che hanno ragione. Il servizio disinfestazione in questa città non funziona. Con altrettanta chiarezza chiedo, pubblicamente, ai vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, di farsi immediatamente carico della problematica sostituendo, eventualmente, i responsabili ASP-U.O.S.I.P. – Servizio Disinfestazione di catanzaro, resisi eventualmente responsabili del disservizio che tanti problemi sta provocando ai cittadini del Capoluogo. Personalmente, qualora il grave disservizio dovesse procrastinarsi, mi vedrò costretto a rivolgermi, per quanto di mia competenza, alle massime autorità istituzionali cittadine ed all’autorità giudiziaria”.

Eugenio Riccio

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