La Striscia

Vittoria PICCANTE

Ciano e due volte Montella stendono la Vibonese

 

Dopo la “Notte Piccante” possiamo tranquillamente dire che oggi i tifosi giallorossi presenti in circa 600-700 unità (c’era di nuovo l’imprenditore Floriano Noto) sugli spalti hanno passato un “Pomeriggio Piccante”.

Negli ultimi 35 anni per tre volte il Catanzaro aveva vinto per 0 3 in trasferta.
Nella stagione di C1 86 – 87 (C1) tre goal di Palanca espugnarono Licata, poi nella stagione 93-94 Cerveteri 0 Catanzaro 3 (C2), a segno andarono due volte Marzi e Lomonaco. 
Lo 0 – 3  della stagione di Serie B 72-73, quando le aquile guidate da Renato Lucchi espugnarono lo stadio di Taranto per tre reti a zero, ha delle strane analogie con quello di oggi;  Carlo Petrini che era il centravanti segnò una doppietta, come oggi ha fatto Montella, Ferrari che era il terzino destro segnò pure, così come oggi ha fatto Ciano.

Mettiamo adesso da parte i ricordi e veniamo alla partita di oggi.

A Vibo sembrava di giocare in casa, il settore ospiti e le tribune erano affollate da tifosi giallorossi e sui circa mille presenti, almeno 700 provenivano dal capuologo.

I cugini vibonesi come al solito hanno dimostrato di essere ospitali e cordiali e le parole di benvenuto da parte dello speaker hanno fatto si che le due tifoserie si scambiassero cori di sostegno reciproco.

Veniamo ora alla partita.

Il Catanzaro si disponeva con la formazione annunciata e Provenza schierava un centrocampo a rombo con Berardi arretrato, Zaminga spostato sul centro destra e Bruno sul centro sinistra, Caputo giocava fra le linee a supporto dei due attaccanti Iannelli e Montella.

La partita all’inizio si giocava soprattutto a centrocampo e il Catanzaro soffriva leggermente in quanto i rossoblu avevano un uomo in più nel mezzo e Berardi e Bruno che sono calciatori tecnici e dai piedi buoni, soffrivano la verve dei centrocampisti vibonesi.

La squadra del Presidente Gurzillo pur mantenendo nei primi venti minuti un leggero predominio territoriale non riusciva ad impensierire la difesa giallorossa che soffriva solamente sulle palle alte e fino a quando Gimmelli non prendeva le misure sull’ariete Mastrolilli.

Man mano che passavano i minuti il Catanzaro alzava i ritmi e veniva fuori il suo tasso tecnico superiore, ma anche una splendida condzione atletica,  Zaminga, un vero gladiatore iniziava ad allargarsi di più a destra, la stessa cosa faceva Bruno dalla parte opposta e Berardi cominciava a prendere in mano sempre di più le redini del gioco.

Montella, su un delizioso assist di Caputo sciupava un goal fatto, la stessa cosa faceva Caputo ad inizio ripresa su passaggio di Montella.

Ma ormai il Catanzaro era padrone del campo e Iannelli, grande prova la sua, da vero lottatore (ha sfiancato i difensori avversari), collezionava una sponda per Ciano che di piatto batteva Amabile.

Il Catanzaro non arretrava e continuava a giocare a calcio e come logica vuole arrivava il raddoppio di Montella che si faceva perdonare l’errore del primo tempo, dribbling secco sull’avversario e gran botta, goal da giocatore vero. La terza rete di Montella è grazie a una grande azione di Bruno sulla sinistra che saltava come birilli due avversari e da terra serviva l’ex messinese che dopo un rimpallo favorevole di sinistro insaccava.

Due parole dobbiamo dirle su Provenza.

Quando si vince di solito si ha sempre ragione, ma vedere giocare il Catanzaro con un modulo così spregiudicato è sintomo di grande personalità.

La squadra ha giocatori tecnici, e modulo a prescindere, io questi li mando in campo, credo sia questo il pensiero del mister e oggi i fatti gli hanno dato ragione.

Concludendo si può dire che questa vittoria è importantissima, ora scenderà al Ceravolo il fanalino di coda Igea Virtus, occhi aperti e meno “wawe” e ricordatevi che in questi campionati la matricola che parte forte c’è sempre, l’anno scorso avevamo il Pescina.

Il Catanzaro deve fare corsa su se stesso se vuole ritornare grande, perchè tecnicamente i mezzi ce li ha.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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