COMUNE – De Gaetano interviene sul Parco Romani

Testo integrale della dichiarazione diramata dal consigliere comunale del Pd, Giuseppe De Gaetano.

“Questa Amministrazione, questo Consiglio comunale  si trovano nelle condizioni di dover dipanare un complicatissimo nodo venutosi e creare, forse per un eccesso di garantismo nel marzo 2005, allorquando è stata stipulata la convenzione  tra  Comune  e ditta Romani. Convenzione nella quale veniva inserito  l’articolo 3 bis, quindi postumo, con il quale  si pattuiva che la Ditta  si impegnava ad acquistare, a titolo oneroso, la proprietà di un terreno di 13.350 mq, acquisito al Patrimonio comunale  dalla stessa, per non aver  demolito baracche di legno adibite a deposito, per complessivi   1335 mq, pagando un onere stimato dall’ufficio Patrimonio, di 2.874.768 euro, garantendo il pagamento mediante  adeguata ed idonea  fidejussione. Ma a differenza  di analoga iniziativa privata, inserita nello stesso Pru, l’area  non venne data nella disponibilità della Ditta, ma rimase di fatto proprietà comunale, per cui la ditta Romani, partner e socio del Comune, nella realizzazione del Piano di recupero, poteva si edificare il progetto presentato, poteva realizzare opere di urbanizzazione per la collettività investendo le proprie risorse economiche, ma non accedere  ad alcuna forma  di finanziamento, non poteva stipulare rogiti, non poteva contrarre mutui finché il terreno restava di proprietà comunale.  Ad oggi non risulta che l’altro partner  comunale  del Pru, Aterp, Abitecoop, abbia avuto difficoltà o complicazioni nella gestione e realizzazione del proprio progetto, perché la piena disponibilità  dell’area ottenuta dal Comune in permuta di magazzini, allora  da realizzare, previa prestazione di idonea fidejussione, hanno consentito allo stesso di poter accedere a forme di finanziamento.
Risulta invece che il partner privato: Romani, abbia  dichiarato di aver esaurito le proprie scorte economiche investendole tutte  nell’intervento previsto dal Pru, valutato intorno ai trentasei milioni di euro, oramai realizzato al  novanta per cento per mantenere fede agli impegni presi con l’amministrazione comunale ed oggi si rivolge al perone pubblico per farsi  liberare dal nodo scorsoio che lo soffoca e impedisce i rifornimenti finanziari, che sarebbero stati già disponibili e pronti, soltanto se il terreno  fosse stato nella sua disponibilità . Disponibilità  che adesso e solo adesso è stata inspiegabilmente negata. Questa è stata e rimane una anomalia ! Questo è il nodo gordiano che l’amministrazione è chiamata a sciogliere anche per ripristinare uniformità di comportamento amministrativo. Ma non è soltanto una questione di equità e nemmeno un modo per andare incontro ad  un partner benemerito, che ha consentito all’amministrazione di ottenere dieci milioni di euro di contributi regionali utilizzati per modernizzare la Città(riqualificazione piazzale stazione Ferrovie dello Stato e facciate – collegamento stazione e Fiumarella ). A mio avviso la proposta di delibera posta  all’attenzione del Consiglio comunale è l’unica via percorribile per consentire alla stessa amministrazione di ottenere con immediatezza   ciò che era stato pattuito. Altri percorsi,  tutti vagliati con attenzione e scrupolosità, non sono praticabili soluzioni alternative quali: cessioni di crediti, terzo datore di ipoteca, cambiali ecc. Non sono garantiste per una Amministrazione attenta ed oculata. Accettare l’adempimento dell’articolo 3 bis della convenzione mediante cessioni di immobili, si appalesa come unica soluzione praticabile nell’interesse pieno ed esclusivo dell’Amministrazione comunale, che finalmente  incassa quanto dovutogli e contemporaneamente scioglie il cappio, che era stato stretto al collo del partner privato, consentendogli di completare l’opera necessaria e fondamentale per la completezza del Pru e senza la quale l’Amministrazione comunale verrebbe meno a quanto si è obbligata  con la firma dell’Accordo di programma,  in particolare, verrebbe meno agli impegni previsti dall’articolo 7 dello stesso, mettendo a rischio la restituzione del contributo di dieci milioni di euro ricevuto dalla Regione Calabria, aprendo un baratro nel bilancio comunale, che potrebbe portare al dissesto finanziario, oltre che allo sforamento del Patto di stabilità. Pericolo  da scongiurare con immediatezza anche perché la proposta di delibera consiliare, permette di acquisire al Patrimonio comunale immobili a prezzi inferiori a quelli di mercato ed in posizione utile per un utilizzo diretto. Quindi idonei per un lease back, strumento finanziario per fare cassa, da utilizzare per far fronte ad una eventuale tendenza dello sforamento del Patto di stabilità. Questa Amministrazione ha già dato ampia dimostrazione di sapersi assumere le responsabilità dovute al rispetto della continuità amministrativa e certamente anche in questo caso garantirà responsabilmente gli  impegni assunti, da altri, nella consapevolezza di fare gli interessi della Città. Questa Amministrazione con in testa il sindaco Olivo, è già impegnata ed è pronta a salvare il Pru anche per scongiurare il pericolo di dissesto finanziario per il Comune, che deriverebbe da un suo eventuale fallimento, con conseguenze nefaste imprevedibili”.

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Redazione

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