PROVINCIA – Approvato Piano di ripartizione provinciale Diritto Studio

riceviamo e pubblichiamo

L’approvazione del piano di ripartizione provinciale per il diritto allo studio è la giusta occasione per fare il punto della situazione sui lavori dell’attività della VII commissione quella competente in materia che ho l’onore e l’onere di presiedere e portare avanti con i colleghi consiglieri ai quali, cogliendo l’occasione di questo intervento pubblico, voglio porgere un particolare ringraziamento, per la passione, l’entusiasmo ed il senso del dovere con cui, tutti, in modo trasversale, solo per il bene della collettività, stiamo portando avanti i nostri compiti e manifestando il nostro impegno.
Inutile nascondere le difficoltà che stiamo incontrando che nascono, come ho già in passato evidenziato, dall’ammontare dei fondi trasferiti dalla Regione Calabria che risultano appena sufficienti a soddisfare tutti gli interventi previsti dalla legge.
E’ facile dunque immaginare i numerosi problemi che questa amministrazione provinciale sta riscontrando per venire incontro alle concrete esigenze dei Comuni e degli Istituti scolastici. Esigenze derivanti dal doveroso buon funzionamento di servizi come: il servizio mensa, il trasporto scolastico, il sostegno per i libri di testo, i servizi abitativi, l’offerta formativa, in pratica quei servizi che rappresentano la vera colonna portante per il funzionamento della pubblica istruzione, colonna che riassumiamo nel diritto allo studio.
Il diritto allo studio che io voglio intendere come libertà di studio, che come amministrazione provinciale abbiamo il dovere di garantire perché dobbiamo assicurare, nelle nostre relative possibilità, un sistema che possa garantire a tutti l’accesso al mondo della formazione facilitando il percorso formativo di ogni studente indipendentemente da ogni provenienza sociale, cercando anzi di colmare, laddove esistano differenze di ogni tipo.

Tenuto conto dei fondi trasferiti all’Ente Provincia per un ammontare di Euro 2.081.200,00 , delle esigenze dei Comuni che erogano i servizi e della Legge Regionale n. 27 dell’8 Maggio 1985 che stabilisce le norme per l’attuazione del diritto allo studio e delle successive modificazioni abbiamo ritenuto di dare priorità a quelle voci di spesa che rappresentano i servizi più fondamentali, quali: servizio mensa, servizi abitativi sostegno all’integrazione degli alunni disabili, sostegno all’inclusione degli alunni stranieri e trasporto scolastico.

In particolare, nella ripartizione finanziaria, sono stati applicati criteri e parametri di assegnazione che per trasparenza e per, secondo me, doverosa informazione, voglio di seguito specificare. Il contributo per il servizio mensa è stato determinato sulla base del parametro consolidato di Euro 0.52 a pasto per 180 giorni all’anno, tenuto conto, per la previsione della spesa storica effettivamente sostenuta dai Comuni, aumentala del 10%  in virtù delle possibili varianti. Per i servizi abitativi è stato stanziato un contributo di Euro 900,00 e di E URO 200,00 rispettivamente per i convittori ed i semiconvittori. Per il sostegno alla frequenza dei disabili sono stati stanziati contributi per l’acquisto di ausili speciali e/o didattici particolarmente onerosi così come per il trasporto scolastico che registra contributi per l’acquisto di scuolabus. Infine per sostegno per l’inclusione degli studenti stranieri attuabile attraverso attività di supporto e sostegno, inserimento e alfabetizzazione linguistica sono stati stanziati contributo per l’80% .
Il consiglio ha deliberato tutto questo all’unanimità, ma consapevole che ancora di più dovrà, in futuro, essere fatto. Abbiamo in tempi non sospetti chiesto un incontro con L’Assessore Cersosimo per evidenziare il problema e per sensibilizzare L’ente Regione in materia e, anche per questo, voglio assicurare che la VII commissione avvierà permanenti tavoli di discussione e confronto tra gli amministratori della cosa pubblica, competenti in materia su tutti i livelli, per dare al diritto allo studio l’attenzione che merita e per cercare di individuare sempre più risorse da poter, in maniera razionale e meritocratica, investire in servizi fondamentali per il sistema scuola.

Un sistema che noi dobbiamo garantire e rendere sempre migliore cercando, anche se con le nostre limitate possibilità di ente intermedio, di caratterizzare nel principio della scuola pubblica e meritocratica.

Andrea Lorenzo

Consigliere provinciale “La destra”

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