OSSERVATORIODECORO – Politeama e dintorni, va in scena l’anarchia

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Politeama e dintorni, va in scena l’anarchia
Alle consuete rappresentazioni del degrado, dello sfascio istituzionale e della più assoluta mancanza di regole che ogni giorno e notte si tengono nella nostra bistrattata Catanzaro, si aggiungono, con tenace ricorrenza, quelle delle occasioni importanti in occasione degli eventi che si organizzano nel più importante Teatro cittadino. Gli attori ci sono tutti ed ognuno interpreta degnamente il proprio ruolo da protagonista: il Politeama, il Comune ed il Corpo di Polizia Municipale a cui fanno da comprimari, da qualche tempo, il Comando dei Carabinieri e quello della Polizia di Stato coadiuvati da uno stuolo di comparse, facilmente scritturate tra tutti quei cittadini che non conoscono le regole del vivere civile.
Il copione e la scena sono sempre gli stessi e mai nessuno spettacolo ha avuto tante repliche come nella nostra Città, nemmeno sui prestigiosi palcoscenici di Broadway.
Ma il primato non è tra quelli che possano inorgoglire, perché Catanzaro vive giornalmente, per restare metaforicamente in argomento, il dramma e la tragedia dell’anarchia. Avviene, così, che i TIR delle compagnie teatrali vengano autorizzati a parcheggiare sui marciapiedi e che su questi sostino costantemente anche automobilisti furbetti o protetti, che lo spazio per la sosta a tempo per la Farmacia sia sempre indisponibile, che i percorsi per i portatori di handicap vengano ostruiti, che vie cittadine vengano addirittura sottratte alla circolazione a causa di auto in stazionamento prolungato, che posti riservati alla Polizia di Stato vengano utilizzati impunemente da un fruttivendolo (ma esiste un’ordinanza che vieti l’esposizione degli alimenti su strada?), che ai Carabinieri sia stata riservata una via cittadina, con tanto di sbarra, e con pregiudizio per l’utilizzazione delle uscite di sicurezza del Teatro e delle prese d’acqua per i Vigili del Fuoco, che i commercianti ambulanti “stabilizzati stanziali” continuino a fare gli ambulanti nei pressi dei posti loro assegnati, che la ZTL non sia una zona a Traffico Limitato bensì a Traffico Libero, e l’elenco potrebbe continuare.
Chi ha il potere ed il dovere di rimuovere tanto sfasciume abbia uno scatto d’orgoglio e provveda, altrimenti faccia calare un pietoso sipario che nasconda, non solo quello che dovrebbe essere il salotto buono, ma tutta la nostra Città agli occhi di spettatori inorriditi e nauseati dal degrado e dall’abbandono che vi regnano sovrani.
 

OSSERVATORIO PER IL DECORO

Autore

Redazione

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