Avversario di turno

Amarcord Barletta con Sanderra in panchina

I pugliesi, col nuovo allenatore, tornano al “Ceravolo” 18 anni dopo l’ultima di Palanca
BARLETTA – 3 giugno 1990, Stadio Comunale di Catanzaro. Il film calcistico di Massimo Palanca emette gli ultimi fotogrammi. Finisce ingloriosamente una storia di gioie e di successi, in un pomeriggio afoso con pochi intimi invitati all’ultimo ballo. Un Catanzaro già ampiamente retrocesso regala il punto che manca al Barletta per centrare la salvezza. Catanzaro-Barletta è un pezzo di storia delle due società. Una storia scolpita da mille ricordi. La dolcezza di tanti campionati giallo-rossi da protagonisti con l’amaro degli ultimi due incroci alla fine degli anni ’80. In Calabria 4 successi rotondi del Catanzaro, prima degli ultimi tre 0-0. A Barletta la meravigliosa doppia promozione in B del 1987 (la prima storica per i pugliesi) in una calda domenica di fine maggio con Chiarella e Castagnini a scrivere il pacifico 1-1. Dopo oltre 18 anni torna Catanzaro-Barletta. Due città e due tifoserie ormai sorelle.

RITORNO TRA I PROFESSIONISTI – Dopo il fallimento del 1995, i bianco-rossi tornano solo oggi sul palcoscenico dei professionisti. La società del presidente Sfrecola fa sul serio. Tanto che il titubante inizio di campionato è costato il posto a Marcello Chiricallo. Occupata la zona play-off, le tre sconfitte consecutive contro le non trascendentali Igea, Vigor e Aversa sono costate la panchina al tecnico, oltre a un ridimensionamento. Toccherà all’ex Frosinone e Gela Stefano Sanderra (e al fratello suo vice) prendere in mano le redini del Barletta che ha perso anche il DS Sgroma e il preparatore atletico. Pagano tutti insieme all’allenatore.

OTTIMISMO PUGLIESE – L’arrivo di Sanderra ha portato già i suoi primi frutti. La vittoria contro il Pescina (2-1) è un incentivo psicologico oltre che un balzo verso la zona play-off. I rinforzi arriveranno a gennaio, ma intanto è stato aggregato alla squadra l’esterno offensivo Ruiz, svincolato dopo l’ultimo anno all’Igea Virtus. La burrascosa sconfitta contro l’Igea ha lasciato il segno anche nelle partite successive, con la sua scia di squalifiche. Ora Sanderra si ritrova di colpo tutta la squadra a disposizione. A Catanzaro mancherà il solo Sabini, infortunatosi domenica contro il Pescina. In compenso rientrerà dalla squalifica il vecchietto Tangorra, con lunghi trascorsi in serie B e il vizietto del gol. Il difensore barese era stato il peggiore contro l’Aversa, l’ultima di Chiricallo sulla panca bianco-rossa.

OTTIMO ORGANICO – Ai pugliesi manca poco a livello di uomini per entrare in lizza per i play-off. Davanti all’ex portierone della Vigor Furlan, la difesa è molto esperta e ha subito solo 10 gol finora. Accanto ai confermati Tangorra e Iervolino, sono arrivati per la fascia destra i navigati Mastronicola (dal Padova) e Fabbro (ex Vibonese), oltre al centrale Sabini, l’anno scorso a Noicattaro. A centrocampo confermatissima la coppia Daleno-Salvagno, ormai affiatata e duttile. Sulle corsie laterali agiscono De Cecco e il talentuoso Zotti, 26 gol negli ultimi 2 campionati a Noicattaro. In attacco l’altro ex Vibonese Emanuele Alessandrì cerca riscatto dopo un anno difficile tra Lamezia e Cassino. Accanto a lui il goleador argentino Laviano, al primo campionato da professionista dopo essere andato regolarmente in doppia cifra nelle passate stagioni tra i dilettanti. Fu lui l’anno scorso a trascinare il Barletta alla promozione.

PROBLEMI OFFENSIVI – Proprio gli attaccanti sono stati la croce di Chiricallo in questo avvio di stagione. Prima della sfida col Pescina, i bianco-rossi avevano realizzato solo 4 gol, 3 dei quali messi a segno da Laviano. Con la doppietta di domenica scorsa, Alessandri è diventato capocannoniere della squadra e ha rivelato il potenziale offensivo del Barletta. Se Sanderra riuscisse a ritrovare il miglior Zotti a sostegno dei due attaccanti, la sua squadra potrebbe sicuramente ambire ai play-off. Domenica a Catanzaro Sanderra riproporrà gli undici che hanno superato il Pescina, con Tangorra al posto di Sabini al centro della difesa. Al suo fianco spostato in mezzo, ci sarà Fabbro con Mastronicola in fascia. Per una partita difficile in quel vulcano che sarà il “Ceravolo”, pronto per la festa. Bentornato e in bocca al lupo, Barletta.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Furlan; Mastronicola, Fabbro, Tangorra, Iervolino; De Cecco, Daleno, Salvagno, Zotti; Laviano, Alessandrì. All.: Sanderra.

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Redazione

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