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L’analisi tattica di Paolo Carnuccio

Il derby che verrà secondo lo specialista Paolo Carnuccio, nostro storico collaboratore.

La partita di lunedì 8 dicembre presenta notevoli spunti tattici per lo schieramento delle due formazioni e sulle strategie di campo da parte degli allenatori.
 

IL COSENZA

Toscano ha tre soluzioni per sostituire Spinelli: a) giocare a tre a centrocampo con il tridente d’attacco o il trequartista dietro le due punte; b) schierare un altro centrocampista (Carli o Musacco) rimanendo con il consueto 4-4-2; c) provare la coppia De Rose- Carli dietro tre centrocampisti offensivi ed un unico attaccante
a) Prima ipotesi: La linea di centrocampo si comporrebbe da De Rose-Carli-Danti, mentre in attacco il tridente potrebbe essere composto da Occhiuzzi (o Catania) Polani e Cantoro (o Galantucci).
Vantaggi: I tre d’attacco giocando alti bloccherebbero gli esterni del Catanzaro e costringerebbero i centrocampisti giallorossi a raddoppiare in fase di non possesso.
Inoltre, essendo dotati di ottima tecnica individuale potrebbero andare via sull’uno contro uno ed in fraseggio basso, come d’altronde già verificato in occasione di alcuni gol fatti dal Cosenza.
Svantaggi: Il modulo è rischioso, l’allenatore cosentino quando ha giocato con tre punte è stato contestato e non ha raccolto molti frutti, il centrocampo potrebbe risentire in fase di interdizione poiché il solo De Rose, dotato di passo breve, è capace di rubare palla agli avversari mentre Carli ha caratteristiche diverse ed il possibile arretramento di Danti, non avendo altre probabili soluzioni, provocherebbe qualche squilibrio sull’occupazione razionale dello spazio.
b) Seconda ipotesi: A fianco di De Rose si posizionerebbe Carli, nel ruolo di play, con i due esterni Occhiuzzi e Catania, mentre in attacco la coppia sarebbe Polani- Cantoro (o Galantucci).
Vantaggi:Buona solidità nella zona centrale del campo, sviluppo della manovra organica, esterni capaci di fare la doppia fase (offensiva-difensiva) senza difficoltà.
Svantaggi: Poca fluidità nelle giocate offensive brevi, mancanza di penetrazione nella zona centrale, sacrificio di posizionamento in fase di non possesso da parte degli attaccanti che hanno movimenti simili (soprattutto Polani e Cantoro).
c) Terza ipotesi: Quattro linee, di cui la seconda composta da De Rose e Carli, davanti a Occhiuzzi- Danti- Catania- , dietro a Polani (o Cantoro).
Vantaggi: Schieramento versatile e decisamente interessante. Centrocampo mobile e decisamente proiettato alla fase di transizione che diventerebbe un arma pericolosissima. Polani fa reparto da solo ed è bravo a giocare di sponda con i compagni. De Rose con il compito di interdire esalterebbe le sue caratteristiche, mentre Carli potrebbe giocare la prima palla, entrambi proteggerebbero la difesa anche su eventuali posizioni tra le linee degli attaccanti del Catanzaro (Caputo).
Svantaggi: Poca copertura sulle zone esterne del campo. Occhiuzzi e Catania tendono ad accentrarsi e sono poco propensi a fare tutto il campo per rincorrere l’avversario. Con tale assetto, è complementare che la difesa si alzi per accorciare lo spazio ed allora le situazioni di fuorigioco potrebbero diventare molto pericolose per il Cosenza.

IL CATANZARO
Provenza non credo farà esperimenti e si muoverà dal collaudato, lineare e solidissimo 4-4-2 di base.
L’assenza di Berardi è importante e va colmata attraverso una scelta che possegga determinate caratteristiche individuali ed armoniche con Zaminga.
Il candidato principale è Bruno, capace di esprimere la sua tecnica e senso della posizione in coppia con Zaminga.
Benincasa, nonostante l’ottima prova di domenica è un brevilineo e potrebbe omologarsi a Zaminga quando invece l’assortimento ideale prevede anche fisicità e presenza robusta nella zona centrale del campo.
Da non sottovalutare, poi, lo sviluppo del gioco del Cosenza spesso caratterizzato da palle alte lanciate dalla difesa ed intercettate di testa proprio dai centrocampisti per cui necessita anche gente capace di operare duelli aerei.
Potrebbe rientrare Ciano, al posto di Montella, il che garantirebbe anche esperienza nelle fasi concitate della gara e ulteriore solidità contro attaccanti esperti come Polani Cantoro e Galantucci pronti a svariare su tutto il fronte offensivo.
Se Mangiacasale sta bene è difficile privarsene e la scelta deve cadere fin dall’inizio per mettere paura dalle prime battute di gara all’avversario che scenderà pronto ad alzare i ritmi alla ricerca del gol.
L’altra linea esterna potrebbe essere quella, altrettanto collaudata, di Armenise- Tomi con quest’ultimo capace di accorciare immediatamente il portatore nella metà campo avversaria (come d’altronde operato con successo domenica scorsa).
Cardascio dovrebbe giocare se Mangiacasale non è in perfette condizioni, mentre la coppia d’attacco rimane Montella- Caputo.
I due, guardando le caratteristiche della coppia centrale cosentina (Braca-Parisi o Moschella –ma a quest’ultimo non ci credo-) faranno bene in fase di possesso a schierarsi 1-1 per disallineare i difensori cosentini, sempre alla ricerca dell’accorcio dello spazio per il fuorigioco, lenti e poco adatti al recupero su retro movimento.
La difesa dovrà fare molta attenzione a non seguire i movimenti di inganno di Cantoro e Polani tendenti ad allargare gli spazi ma a giocare di posizione per alzare un muro e costringere alle giocate frontali.
 

Questo il panorama attuale della situazione che potrà, ovviamente, essere seguito durante gli allenamenti ed evolversi nei prossimi giorni fino alle variazioni nel corso della gara.

Paolo Carnuccio

Autore

Redazione

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