Gela, Tuccio: ”Sembrava di giocare in trasferta”

Il presidente del Gela critica i suoi tifosi

Nonostante il ritorno alla vittoria del Gela, resta una certa freddezza tra i tifosi locali. In parte per la partita non proprio esaltante, ed in parte anche (e soprattutto) per i risultati che arrivano dagli altri campi. Le concomitanti vittorie di Catanzaro e Cosenza, finiscono per sminuire l’importanza di un successo che mancava da oltre un mese (ultima affermazione in campionato lo scorso 26 ottobre, contro il Cosenza). Ecco al tal proposito la sfogo di un insoddisfatto presidente Tuccio che s’infastidisce quando gli si fa notare che oggi la squadra ha vinto finalmente in casa: “Ma perché, abbiamo giocato in casa? Sapete che non me n’ero accorto!”. Il massimo dirigente gelese non ha proprio digerito l’”apatia” dei suoi tifosi. Soffermandoci all’analisi tecnica del match, emerge la soddisfazione del tecnico Vincenzo Cosco: “Non è stata una faccenda semplice venirne a capo di questa gara, abbiamo stentato in particolare nel primo tempo. Loro si chiudevano bene e quel finto 4-3-3, che spesso diventava 4-5-1, ci ha creato parecchi grattacapi. Tanto che nella ripresa ho cambiato tirando fuori via-via prima Espinal, poi Alessandrì e quindi Franciel. Loro a centrocampo erano sempre in superiorità numerica e me serviva riequilibrare quella situazione che ci stava intruppando sul nulla di fatto. Per fortuna Pasca ha trovato quel gol da bomber di razza e la partita ha girato a nostro favore. Mi dite del Cosenza e del Catanzaro che non si fermano. E’ ancora presto e molto succederà in futuro. Intanto lunedì le due calabresi si affrontano l’un contro l’altra e, di conseguenza, una delle due, se non tutte e due, dovranno frenare. A noi, chiaramente, toccherà fare tre punti a Lamezia Terme”. Dediche particolari per i bomber di giornata: “Dedico il gol alla mia piccola Sofia – dice Roberto Pasca ha quattro mesi ed era in tribuna assieme a mia moglie. Il gol è tutto per lei”. E’ invece per la fidanzata la rete siglata da Carmine Gaeta: “L’ho dedicata con tanto di bacio alla mia dolce metà, Mara, che è venuta a vedermi da Melfi. Ci tenevo a ringraziarla con un regalo particolare come solo un gol può essere per un calciatore”.

 

Massimiliano Palma

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