Rassegna stampa

Il Cga di Palermo da ragione alla Figc

Misure cautelari annullate per vizio di forma
Caso Catania chiuso? Gaucci promette ancora battaglia
La B resta a 20 squadre

PALERMO – Il Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo ha accolto il ricorso della Figc contro la decisione del Tar di Catania. La società etnea è quindi in serie C1.

I giudici del Consiglio di
giustizia amministrativa di Palermo non sono entrati nel merito
delle ordinanze cautelari, che sono state annullate infatti per
un vizio di forma. I magistrati, nell’ ordinanza, giudicano
«irrituali i ricorsi depositati nella segreteria del Tar di
Catania e notificati alla controparte soltanto successivamente,
dopo l’ adozione delle misure cautelari provvisorie».
«Tale modalità di attivazione procedimentale – scrivono i
giudici nell’ ordinanza – appare contrastante con la norma
speciale del giudizio amministrativo, in forza della quale, ove
venga richiesta la misura cautelare provvisoria, è necessaria
la previa notifica alle controparti della contestuale domanda
cautelare o della separata istanza rivolta al presidente».
Per questo i giudici «in sede giurisdizionale accolgono l’
appello in epigrafe».

Ecco la reazione di Gaucci

«Il Cga non è entrato nel merito,
questo conferma che siamo noi ad avere ragione. Il Catania
non è per nulla in serie C, rifaremo tutte le procedure,
visto che il nostro è soltanto un vizio di forma», lo ha
dichiarato all’agenzia Italpress il presidente del Catania,
Riccardo Gaucci, che ha così commentato la decisione del
Cga di Palermo che ha accolto il ricorso della Federcalcio e
della Lega contro l’ordinanza del Tar di Catania che aveva
ordinato al governo del calcio di iscrivere i rossoazzurri
in serie B.

Autore

Redazione

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