Sostegno al Centro Calabrese di Solidarietà

Cinque strutture, una settantina di operatori, migliaia di ragazze e di ragazzi che hanno ricevuto assistenza nel momento più delicato della loro vita. E’ una storia lunga ventitre anni quella del Centro Calabrese di solidarietà, è una storia fatta di vite, di speranze, di sudore e di lacrime, è una storia di generosità e competenza che non può e non deve finire.
In questi giorni la nostra città, e l’intera Regione, stanno rispondendo con grande vigore all’appello lanciato da Don Mimmo Battaglia, Presidente del Centro. E’ giusto così. Se c’è una cosa che questa storia non merita è il silenzio. Non merita il silenzio l’opera preziosa che viene svolta in queste strutture, non merita il silenzio l’impegno costante, quotidiano, di tutti coloro che ci lavorano dentro, non merita il silenzio il diritto di tanti giovani di avere una seconda possibilità.
Ma non c’è solo questo a spingerci a rivolgere la nostra più forte solidarietà a Don Mimmo Battaglia e a tutti gli altri operatori del Centro calabrese. Il valore sociale di questa esperienza è indubbio e non serve indugiarvi oltre, ma in essa noi leggiamo anche un segno di speranza più generale, valevole per tutta quanta la città. La lunga storia del Centro, infatti, è una storia di crescita lenta, costante, probabilmente difficoltosa, ma che ha condotto ad un significativo successo. Il Centro calabrese è oggi una struttura articolata, collaudata nel tempo e che riscuote riconoscimenti a livello nazionale; è un punto di riferimento nei settori in cui opera; è un sicuro esempio di professionalità. Insomma, questa straordinaria esperienza nata dalla testarda volontà dei suoi iniziatori, è la lampante dimostrazione che anche in Calabria è possibile realizzare progetti importanti e superare le inevitabili avversità.
E ancora, il Centro dimostra che anche in una terra così complessa come la nostra, la solidarietà può avere un valore economico, che non è necessario spendere milioni di contributi pubblici per creare lavoro e che, a volte, capacità ed energie valgono più del profitto.
E’ una bella favola quella del Centro Calabrese, e non è possibile permettere che il suo naturale lieto fine sia compromesso dalla burocrazia, dai ritardati pagamenti, dall’inefficienza dell’apparato statale, dalla disattenzione della politica. Mentre sotto le piogge incessanti di questi giorni la Calabria frana, è dovere di tutti evitare che l’incuria e la scarsa sensibilità travolgano le strutture e le esperienze che funzionano. Per questo, nel rinnovare la nostra piena solidarietà al Centro e nell’invitare tutti i soggetti competenti a porre in essere senza indugio gli sforzi necessari per rimuovere gli ostacoli che ne stanno mettendo a repentaglio l’esistenza, ci dichiariamo pronti ad intraprendere tutte le forme di mobilitazione che potranno rivelarsi opportune.

Altracatanzaro – Amistrada – Amnesty International – Arbor – Circolo Placanica – Kairòs – Sentinelle del Mattino – Terra di confine – Ulixes – Zatita

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Redazione

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