La Presidente regionale FISM Calabria, Marisa Fagà, ringrazia la Conferenza Episcopale Calabra
La Presidente della FISM regionale ringrazia la Conferenza Episcopale Calabra per la particolare attenzione che ha mostrato nei confronti della complessa problematica delle scuole materne paritarie. Esse stanno vivendo una fase di grave retrocessione sul piano dei diritti. E’ emblematica tutta la vicenda dei contributi, recuperati in parte grazie alla vigilanza della FISM ed all’autorevole intervento della CEI. Malgrado la legge 62, che inserisce le scuole paritarie nel sistema nazionale, il sostegno economico è modesto e finisce col creare ulteriori penalizzazioni alle famiglie, che hanno il diritto della libertà di scelta educativa sul piano formale; nella realtà esso è fortemente disatteso dalla latitanza delle istituzioni. Il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale non ha ancora insediato il gruppo di lavoro sulla parità scolastica; l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione nel piano sul diritto allo studio ha stanziato per le scuole materne paritarie risorse meramente simboliche; gli altri enti locali sono completamente sordi alle necessità delle nostre scuole, che rischiano il collasso. L’aggravio che avrebbe lo Stato sarebbe veramente oneroso, in quanto un bambino nelle scuole statali costa 11 volte in più del costo reale nelle scuole paritarie; i dati sono chiari: il costo reale per ogni bambino alla scuola statale è di 6.116 €, contro quello alla scuola paritaria che è di 584 €. Mi auguro, pertanto, che l’accorato appello dei Vescovi calabresi anche sull’applicazione della legge regionale sia ascoltato e produca una inversione a 360 gradi sulla politica scolastica.
Le famiglie calabresi, già vessate dalla particolare situazione economica e finanziaria, non sono nelle condizioni di sopportare altre discriminazioni. La FISM regionale continuerà con determinazione la sua battaglia, esprime soddisfazione per la puntualità con cui la CEC è intervenuta sulla questione ed apprezza l’infaticabile impegno di S.E. mons. Antonio Ciliberti, che ha la delega per le scuole cattoliche.
