Avversario di turno

Il Barletta a tre passi dalla salvezza

La squadra di Sanderra cerca i punti per centrare l’unico obiettivo rimasto al termine di una stagione deludente
BARLETTA – Torna domenica al “Puttilli” una classica degli anni ’80. Uno stadio che ha spesso portato fortuna al Catanzaro. Sono sette i precedenti in terra pugliese con 3 vittorie giallorosse (da ricordare l’1-2 in serie B del 1988 grazie a Soda e Cascione), 2 pareggi (storico l’1-1 del 31 maggio 1987, firmato da Chiarella e Castagnini che avrebbe regalato la promozione a entrambe le squadre) e due successi barlettani (l’ultimo per 4-1 nel 1989. Due tifoserie amiche che, in occasione della gara d’andata hanno rinnovato un’amicizia storica, mai raffreddata nonostante l’ultimo incrocio risalisse alla stagione 1989-90: uno 0-0 sul neutro di Brindisi. Alla fine una doppietta di Caputo nel primo tempo (gol della bandiera di Laviano a un quarto dalla fine) permise al Catanzaro di restare in scia al Cosenza, prima dello scontro diretto del “San Vito”.
STAGIONE DELUDENTE – Poco prima della sfida di Catanzaro il Barletta aveva esonerato il tecnico Chiricallo, affidando la squadra a Sanderra. Ma non è cambiato il trend di una stagione nata male, con un organico mastodontico per la categoria. L’entusiasmo per il ritorno tra i professionisti è presto scemato, anche se la piazza pugliese rimane una tra le più calde della Lega Pro. Con 5 risultati utili consecutivi, il Barletta si è portato a 37 punti in classifica, 6 di vantaggio sulla zona play-out. Manca ancora una vittoria per la salvezza matematica, ma le acque sono tranquille. La sconfitta di domenica scorsa ad Avezzano (1-0, gol di Arcamone) ha interrotto la serie positiva, bruciando le residue speranze di reinserirsi in zona play-off.
STERILITÀ OFFENSIVA – Il reparto che ha sofferto di più è stato l’attacco, poco supportato da un centrocampo sterile. A parte un gol di De Cecco, i centrocampisti bianco-rossi non hanno mai contribuito alle realizzazioni. Il capocannoniere è Laviano con 7 gol. Caracciolese, acquisto di gennaio, ha segnato 4 reti ma è stato sacrificato per fargli posto Emanuele Alessandrì, passato alla Val di Sangro. In mezzo al campo è partito Zotti, sostituito da Ruiz della Paganese. Proprio l’esterno siciliano potrebbe aver finito la stagione dopo l’infortunio muscolare subito domenica scorsa contro il Pescina. Anche l’altro esterno offensivo, il nigeriano Ike, non sarà della partita: deve finire di scontare una squalifica di tre giornate per l’espulsione rimediata nella gara casalinga con l’Aversa. Out per squalifica anche il secondo portiere spagnolo Rodrigo, espulso nell’intervallo dell’amichevole pro-terremotati giocata 10 giorni fa ad Andria.
FATTORE X – Proprio la difficoltà ad offendere del centrocampo barlettano è uno dei motivi per cui il Barletta ha pareggiato più della metà delle sue partite casalinghe, collezionando in tutto 13 pareggi e ben sette 0-0. La coppia Salvagno-Daleno fatica in fase di costruzione del gioco. Sulle fasce è nota la scarsa attitudine con il gol del colombiano Merito, l’ex della partita, oltre all’anarchia tattica del nigeriano Ike. E allora ci si affida ai calci piazzati di Tangorra, alle zuccate dei difensori centrali e all’ottima intesa subito raggiunta da Laviano e Caracciolese. In porta Furlan è una sicurezza. Davanti a lui, contro il Catanzaro, dovrebbe essere confermata la coppia Fabbro-Sabini con Mastronicola a destra e Tangorra a sinistra. Qualche chance anche per Rizzi. Sulla fascia sinistra, viste le assenze di Ike e Ruiz, dovrebbe essere inserito De Cecco che non è un’ala pura. Qualche chance di partire titolare anche per Omolade che, nel test infrasettimanale col Canosa, ha realizzato una doppietta muovendosi bene. Il Barletta cercherà i punti che mancano per la salvezza. Il Catanzaro avrà un’ulteriore verifica per testare la squadra che giocherà i play-off. Comunque vada sarà una festa per le due tifoserie.  
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Furlan; Mastronicola (Rizzi), Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, Salvagno, Daleno, De Cecco; Laviano, Alessandrì (Omolade). All.: Sanderra.

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Redazione

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