Il “Ceravolo” riapre le porte al derby

Dopo 7000 giorni torna sui Tre Colli Catanzaro-Cosenza
Quasi 7000 giorni dopo l’ultimo derby di campionato, il “Ceravolo” torna ad ospitare il Cosenza, proiettato ormai verso la promozione in Prima Divisione.

L’UNICA VITTORIA ROSSOBLU – Potrebbe essere una giornata storica per la squadra rosso-blu che non è mai riuscita a vincere un campionato in cui militasse anche il Catanzaro. E potrebbe farlo proprio domenica, profanando il tempio giallorosso. Solo una volta il Cosenza è riuscito nell’impresa: è il 18 marzo 1950, il Catanzaro naviga a metà classifica nel girone D della vecchia serie C mentre il Cosenza cerca il successo per rincorrere il primo posto. Begnini regala il successo ai rosso-blu che, a fine campionato, perderanno (6-1) il replay di uno spareggio velenoso con coda giudiziaria contro il Messina.

40 ANNI DOPO – Esattamente 40 anni dopo, nel giorno di San Giuseppe, le due squadre si ritrovano per l’ultimo rendez vous. È una sfida-salvezza. La “Ferrari” di Silipo sbanda vistosamente. Il derby cade proprio nell’interregno di G.B. Fabbri, dopo il temporaneo allontanamento dello stesso Silipo. È uno 0-0 triste e impaurito. A fine stagione i giallo-rossi saluteranno la serie B, mentre il Cosenza di Gigi Simoni sarà portato in salvo da Gianni Di Marzio grazie alla classifica avulsa.

UN 8-0 BENAUGURANTE – Durante gli anni del regime fascista, stagione ‘35-36, il Catanzaro vince il campionato surclassando nel girone d’andata il Cosenza per 8-0. È il successo più eclatante della storia del derby. Un viatico per i successi futuri. Dopo uno 0-0 in serie B nell’immediato dopoguerra, due anni dopo Catanzaro e Cosenza si ritrovano in serie C e combattono per 5 stagioni. Nella giornata pre-natalizia del 1948, finisce 3-0 per i giallo-rossi con i gol di Bertè, Traversa e Andrian. Dopo l’unica vittoria rosso-blu, un altro secco 2-0 (firmato da Geraci e Traversa), uno spettacolare 3-2, infine il derby deciso dal rigore di Ziletti nel campionato di IV Serie, vinto dal Catanzaro dopo gli spareggi con Carbosarda, Avellino e Castelfidardo, (arriverà anche il titolo di campione d’Italia di IV Serie dopo la finale con la Carrarese).

TESTA A TESTA NEL ’59 – I giallorossi volano e ritrovano il Cosenza nel 1959 in serie C. Le due squadre dominano il campionato. Alla sfida di febbraio del “Militare” i “cugini” arrivano con due punti sul Catanzaro. Non basta il gol di Rambone: Ardit regala il pareggio alla capolista. Ma a fine stagione i ragazzi di Pasinati volano in B grazie a un punticino di vantaggio e alla splendida coppia Fanello-Rambone. All’inizio dell’anno c’era già stato un derby a Catanzaro, valevole per il primo turno della Coppa Italia. 1-0 per i giallorossi e Cosenza eliminato. All’inizio degli anni ’60 anche i rosso-blu tornano finalmente in serie B. Nel 1962 le due squadre si salvano all’ultima giornata. Divisione della posta anche nel derby: un autogol di Raise a 10 minuti dalla fine vanifica il vantaggio giallo-rosso siglato da Florio. Nella stagione successiva decide un gol nel primo tempo di Zavaglio che si ripete, a dicembre del 1963, mettendo il sigillo del 2-0 dopo il gol in apertura di ripresa di Ragonesi.

SURRO SURRO SURRO – Dopo 21 anni di trionfi giallo-rossi, il Cosenza torna al “Militare” il 18 novembre 1984. Alla nona giornata il Catanzaro di G.B. Fabbri è imbattuto, ma reduce da 4 pareggi consecutivi. I rosso-blu navigano a metà classifica. Il clima è infuocato e dopo 10 minuti Gregorio Mauro trafigge Busi di testa. Il Catanzaro controlla la gara fino all’ingresso in campo del centravanti di scorta, Leonardo Surro. Il 22 enne attaccante avellinese entra al quarto d’ora della ripresa e in mezzora segna tre dei suoi cinque gol (in due stagioni) in giallo-rosso, ben assistito da Lorenzo e Bagnato. Sul 3-0, a 10 minuti dalla fine, succede di tutto. Il Cosenza accorcia le distanze con Del Rosso. Dopo due minuti Marulla calcia il rigore del possibile 3-2 ma Bianchi para e Surro sigilla la sfida portando in paradiso il Catanzaro che, a giugno, ritroverà la serie B.

PALANCA PALANCA PALANCA – Due anni dopo stesso stadio, stessa musica. Dopo il gran rientro di Palanca al “San Vito” nella gara d’andata, il Catanzaro di Tobia vince 2-0 al “Militare” a nove giornate dalla fine del campionato contro i cugini allenati da Di Marzio. L’uno-due di Tavola e Benetti a inizio ripresa lancia i giallo-rossi verso un’altra promozione in serie B. Proprio tra i cadetti, due anni dopo, Massimo Palanca scrive un’altra pagina storica. È un Catanzaro in tono minore che lotta per la salvezza, mentre il Cosenza di bruno Giorgi perderà la serie A solo per la classifica avulsa. Stavolta Gianni Di Marzio siede sulla panchina giallo-rossa dopo l’esonero di Burgnich. In settimana si infortunano tutti i difensori centrali e il tecnico arretra Rispoli in marcatura su Lucchetti. Ma non serve. Ci pensa Palanca con una tripletta clamorosa a rimandare ancora una volta battuto il Cosenza. L’anno dopo l’ultima sfida di campionato: finisce 0-0. Dopo un solo incrocio in Coppa Italia di C nel 1997: 2-1 per i giallo-rossi di Specchia contro il Cosenza di Sonzogni. Camporese e Dosi rimontano il gol di Manca. De Sensi al “San Vito” regalerà la qualificazione, ribadendo la storica superiorità giallo-rossa nei derby.

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Redazione

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