Esposto dell’Ass. ‘Il Pungolo’ contro le banche di Catanzaro

L’associazione Il Pungolo per Catanzaro, attraverso l’avvocato Francesco Pitaro, ha rivolto un esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, alla Banca d’Italia e all’Osservatorio sul Credito presso la Prefettura di Catanzaro. Ciò affinché i soggetti interessati aprano una indagine-istruttoria al fine di verificare se gli Istituti Bancari nella città di Catanzaro e nella provincia di Catanzaro rispettano il principio e la regola della Concorrenza nel Mercato e non adottino condotte uniformi con applicazione di tassi elevati ed omogenei che ingiustamente ostruiscono e impediscono lo sviluppo della rete economico-imprenditoriale catanzarese.
Si chiede che venga verificato se gli Istituti Bancari applicano, in modo discriminatorio e disuguale ed impari, nel territorio della città di Catanzaro e della provincia catanzarese, tassi di interesse elevati e superiori rispetto a quelli applicati dalle stesse Banche in altri territori dello Stato Italiano e se ciò costituisca condotta illegittima e discriminatoria e ostruzionistica.
Si chiede, nel caso in cui venga accertata la violazione del principio della concorrenza nel mercato e l’assunzione di una condotta ostruzionistica e discriminatoria da parte degli Istituti Bancari operanti nella città di Catanzaro e nella provincia catanzarese, che nei confronti dei detti Istituti Bancari, che hanno posto in essere tale illegittima condotta, vengano adottati i congrui provvedimenti anche sanzionatori ex lege previsti anche al fine di ripristinare la concorrenza nel mercato nel settore creditizio catanzarese e lo sviluppo della rete economico-imprenditoriale catanzarese senza disuguaglianze e discriminazioni tra gli imprenditori e consumatori catanzaresi e gli imprenditori e i consumatori appartenenti ad altri territori d’Italia.
L’istante chiede che vengano svolte le indagini anche ai sensi della L. 287/1990 con i mezzi e gli strumenti anche di accertamento in essa previsti.
Tanto è stato chiesto anche alla luce dei dati elaborati da Unioncamere e dalla Banca d’Italia da cui si evince che nella provincia catanzarese gli istituti bancari applicano tassi di interesse che sono pari al doppio dei tassi che gli stessi istituti bancari applicano al di fuori della provincia catanzarese ed in altri territori d’Italia.

All’esposto hanno aderito il Codacons, nella persona del Vice Presidente Nazionale Avv. Francesco Di Lieto, e la CGIL Catanzaro – Lamezia nella persona del Segretario Giuseppe Valentino.

Nei prossimi giorni verrà fissata la data in cui si svolgerà una conferenza alla quale parteciperà, oltre che il Pungolo per Catanzaro e il Codacons e la CGIL Catanzaro-Lamezia, il noto imprenditore di Rizziconi Nino De Masi il quale ha, in solitudine, intrapreso una battaglia che ha condotto alla instaurazione di un processo penale definito con la sentenza del Tribunale di Palmi con cui, sebbene i Presidenti degli Istituti Bancari siano stati sotto il profilo soggettivo assolti, è stato accertato che sotto il profilo oggettivo e fattuale il De Masi è stato oggetto di usura da parte delle Banche. Il processo è ad oggi pendente in fase d’appello dinanzi la Corte d’Appello di Reggio Calabria.

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Redazione

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