Il Rompicalcio

Destinazione normalità

Primi passi lenti ma positivi del nuovo Catanzaro di Aiello. In attesa del mercato e di una rivoluzione che ancora non c’è
UsCatanzaro.net compie in questi giorni 7 anni. Senza particolari festeggiamenti. La testata taglierà lo stesso traguardo tra pochi mesi, mentre per fine 2009 è previsto il superamento delle 100 milioni di pagine visitate (da novembre 2002). Il portale resta un riferimento in Calabria sotto tanti punti di vista, in primis per quanto riguarda le news. Ma soprattutto rimane la valvola di sfogo preferita per tutti i tifosi giallorossi sparsi per il mondo, aggrappati al sogno di rivedere il Catanzaro a livelli più dignitosi di quelli attuali. La passione non si discute. È sempre lì, magari sotto cenere, pronta a sprigionarsi ad ogni alito di speranza. Basti pensare ai 13.000 giallorossi “reali” di Ascoli. O semplicemente agli oltre 13.000 contatti “virtuali” in un’ora su UsCatanzaro.net dopo il derby di maggio contro il Cosenza.

AL CUOR NON SI COMANDA – Proprio questa passione è stata messa a dura prova dal fallimento, dalla gestioni incoscienti post-lodo, infine dall’ultimo mese del dopo-Pescina. Proprio questa passione la società, guidata dall’onnipresente (per fortuna) Aiello, vuole pungolare con la nuova campagna abbonamenti. Già dallo slogan. Un segnale a una città che, negli ultimi anni, ha visto l’imbarazzante giochino degli abbonamenti a cifre stellari (poi ribassati dopo sollevazione popolare) di Poggi e Parente, la mancata campagna post-lodo, i prezzi folli per una misera C2 negli ultimi due anni. Apprezzabile, quindi, il ribasso rispetto alla scorsa stagione. Anche l’occhio di riguardo verso i tifosi della provincia è ammirevole. Serve a ripagare dei tanti sacrifici passati e per riavvicinare una parte storicamente numerosa (e importante) della tifoseria. Sarà fondamentale, in tal senso, perseguire il progetto di nuove rivendite in provincia, affidandosi ad aziende del settore. Una novità positiva anche gli incentivi alle famiglie per abbonamenti multipli.

“FOLLEMENTE POPOLARI”? – L’importante, però, è rimanere umili e lavorare per crescere. Non servono i proclami rivoluzionari. 100€ per una tessera di curva in quarta serie non è un regalo. E la “tassa” di 5€ per la prevendita non è molto chiara. A Crotone si spendono 120€ per un abbonamento (e per i distinti 150 come a Catanzaro), ma con 5 partite e 2 categorie in più. Spulciando tra le altre rivali dello scorso campionato che hanno già presentato la campagna 2009-2010, solo il Manfredonia è alla pari del Catanzaro. La tessera del Cassino costa 110€ ma è una tribuna scoperta (non avendo il settore più popolare). A Melfi bastano 50€, ad Aversa 60€, ad Andria 75€. Il neo-promosso Siracusa ha chiesto ai suoi tifosi 70€ per una curva, nonostante torni tra i professionisti dopo 15 anni. Ma lì siamo su un altro pianeta: la campagna è partita i primi di maggio. Strana anche la decisione di non premiare i pochi abbonati dello scorso campionato con uno sconto simile ai tifosi della provincia. Insomma, i 100€ sono una cifra decorosa o almeno in linea con gli standard più alti della categoria. Ma forse serviva uno scatto in più battere la disaffezione. E sicuramente non c’è stata la prospettata rivoluzione “follemente popolare”, necessaria per battere la sfiducia dopo due anni di chiusura dei distinti, un “Ceravolo” dalla capienza sempre più ridotta e con gli spalti sempre più vuoti.

LE ALTRE NOTE POSITIVE – Intanto si muove qualcosa anche su altri fronti. In primis la comunicazione, con un nuovo addetto stampa, Ivan Montesano, rimasto in ombra nell’era Pittelli. Dovrà ripartire da zero e potrà creare qualcosa di positivo, viste le sue capacità. Il nuovo sito Internet è ottimamente disegnato. Se ben utilizzato e aggiornato, sarà una fonte importante per gli operatori dell’informazione e per i tifosi. Tornano anche il giallo e il rosso sulle maglie. E non è poco di questi tempi. Altre novità dell’area marketing (lo store e la fanzine societaria allo stadio) andranno valutate con calma, una volta messe a punto. Ma è necessario ricordare che tutte queste operazioni dovrebbero essere la normalità. Per una società di calcio come per qualunque altra azienda. Un punto di partenza, non una patente a prescindere o un distintivo da sfoggiare di affidabilità imperitura. La gestione-Poggi è ancora troppo recente e difficile da dimenticare.

CAMPAGNA ACQUISTI A RILENTO – Dal punto di vista tecnico, il ritiro iniziato in forte ritardo non consente ancora un giudizio sul lavoro di Auteri e di Pitino/Ceravolo. La prima promessa della coppia di mercato (consegnare ad Auteri un organico pronto almeno al 90% per l’inizio del ritiro) se l’è portata via il vento. La campagna acquisti langue. Tre i volti nuovi. Giovani e con esperienze di C2. Il ventunenne Vono, arrivato in comproprietà con la Juve, era il terzo portiere del Livorno (non il secondo come recita il comunicato della società). Resta da capire la sua affidabilità se fosse lui il titolare prescelto. Lodi è un interditore di centrocampo, una specie di Benincasa. Di Cuonzo è un terzino di belle speranze, per ora non mantenute. La sensazione è che sarà importante cedere molti contratti pesanti e inutili, cercando di trattenere Antonio Montella o di affiancare a Caputo un centravanti di provata affidabilità. Avanti gente, il lavoro è solo all’inizio. E tanta la strada da percorrere.

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Redazione

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