Associazione IL PUNGOLO su Rai Tre

riceviamo e pubblichiamo

L’Associazione Il Pungolo per Catanzaro ha convocato martedì 28 Luglio, nella città di Catanzaro, una conferenza, invitando tutti gli organi di informazione, ed anche il TG regionale, per illustrare l’esposto (a cui hanno aderito il Codacons e la CGIL Catanzaro-Lamezia) inoltrato agli Organi di Vigilanza a ciò preposti in ordine all’applicazione di elevati tassi di interesse da parte delle banche ai consumatori e agli imprenditori calabresi. Alla conferenza ha anche partecipato il noto imprenditore Nino De Masi che sta conducendo una battaglia di legalità contro gli alti tassi applicati dalle banche e che ha già portato ad una significativa e storica sentenza del Tribunale Penale di Palmi. Alla conferenza, alla luce della rilevanza dell’argomento trattato, hanno partecipato tutti gli organi di informazione invitati. Non ha invece partecipato, sebbene preventivamente e tempestivamente avvisato, sia telefonicamente che via email, il TG regionale. A nostro avviso, senza voler autopremiare l’iniziativa da noi intrapresa, l’assenza del TG regionale costituisce fatto grave che viola il diritto di informazione dei calabresi e svilisce la funzione di servizio pubblico che la RAI dovrebbe svolgere anche nella nostra regione. Nel corso della conferenza è stato spiegato che secondo autorevoli ricerche (Unioncamere e Banca d’Italia) i tassi di interesse applicati nelle città calabresi sono pari al doppio rispetto a quelli applicati nella prevalenza delle città d’Italia. Come può fare, pertanto, un’impresa calabrese a vivere e a funzionare e finanche a competere con le imprese di altri territori d’Italia se qui il denaro costa il doppio? E come può il tessuto economico calabrese riemergere e svilupparsi se le imprese e i consumatori sono ostruiti nell’accesso al credito? Come si vede la vicenda trattata ha riguardato direttamente e immediatamente la realtà economica calabrese e i bisogni primari degli imprenditori e dei consumatori. Il dovere di informare non può fermarsi alla cronaca di un omicidio o esaurirsi in un servizio relativo alla posa della prima pietra di presunte opere monumentali, mai completate(!), o nell’intervista al presidente di un comitato organizzativo di un festival locale. Dal servizio pubblico i calabresi devono pretendere di più. Al servizio pubblico televisivo regionale chiediamo di accendere i riflettori su fatti e vicende che incidono in modo pressante sulla Calabria e sui calabresi. Il servizio pubblico di informazione televisiva regionale ha il compito ed il dovere deontologico-istituzionale di sensibilizzare e di informare i cittadini su fatti ed eventi che colpiscono la Calabria direttamente impedendole di risollevarsi. Al TGR spetta anche il compito di denunciare  e raccontare i soprusi che la classe economica e i consumatori calabresi quotidianamente subiscono sulla propria pelle da enti e soggetti che si presentano con strutture gigantesce e colossali. Al TGR chiediamo di essere un pò di più dalla parte dei deboli. Soprattutto, nello specifico, di non discriminare, come spesso accade, ogni iniziativa e manifestazione che ha come sede la città capoluogo di regione.

Il Direttivo dell’Associazione

Il Pungolo per Catanzaro

Autore

Redazione

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