Avversario di turno

L’Igea ringrazia il benefattore Bonina

Il patron storico ha passato la mano dopo il bluff-Criniti. Ma la squadra siciliana è ancora un cantiere
BARCELLONA PDG – La travagliata estate dell’Igea Virtus volge al termine. Finalmente. Prima il rischio retrocessione sventato. Poi il rischio che il titolo potesse finire a Messina per consentire al capoluogo di rientrare subito tra i professionisti. Successivamente la tribolata querelle societaria risolta con l’arrivo dell’imprenditore Caminiti. Infine, una squadra raffazzonata, costruita in fretta e furia con pochi soldi e affidata alla guida dell’ex giocatore della Roma Guglielmo Bacci. Ancora non risolto il problema-stadio. Il “D’Alcontres” ha ricevuto una deroga fino al 30 settembre per la messa a norma. Dopo le partite a porte chiuse in Coppa italia, lo stadio è ancora vietato alle tifoserie ospiti.

IL BLUFF CRINITI – Per il secondo anno consecutivo Immacolato Bonina, storico presidente dell’Igea Virtus, ha deciso di mollare la barca. Stavolta non è tornato sui suoi passi. Ma ha dovuto compiere l’ultimo atto d’amore verso la “sua” squadra versando la fidejussione che ha consentito l’iscrizione al campionato. Quattro mesi dopo, la firma del preliminare, infatti, il nuovo proprietario, l’imprenditore catanzarese Criniti, era evaporato in una nuvola di assegni in bianco. E il nuovo presidente, Pietro Caminiti, non avrebbe avuto il tempo di saldare le pendenze. Una storia simile a quella vissuta l’estate scorsa quando Bonina avrebe ceduto la società al gruppo Piraino (che aveva scelto lo stesso Bacci per la panchina), prima di essere costretto a tornare in sella.

UNA ROSA ABNORME – Con tutti i problemi estivi, l’Igea ha dovuto sviluppare una campagna acquisti schizofrenica che ha portato i giallorossi siciliani ad avere una rosa di 29 elementi, se si considerano i giovani aggregati alla prima squadra, gli ultimi acquisti prima della chiusura del mercato (il portiere Rocco, l’attaccante Agostinelli e l’ex catanzarese Gianluca Procopio) e i giocatori per i quali è in arrivo il transfer (il nigeriano Sedu, in attesa del riconoscimento dello status di extracomunitario, e l’attaccante del Taormina Totaro). L’Igea ha attinto soprattutto al Pescara per il suo mercato. Sono arrivati dall’Abruzzo, infatti, i difensori Mottola, Zarini e Vicentini, oltre all’esterno destro ex Piacenza Stella. Sull’altro out, ottimo anche l’acquisto di Grillo, ex Potenza e Val d Sangro.

AVVIO DIFFICILE – La partenza non è stata delle migliori. L’unico successo stagionale risale alla gara di Coppa Italia contro il Catanzaro (1-0, gol di Infimo). Una partita strana, segnata dalle espulsioni di Caputo e Gimmelli nella prima mezzora e giocata a porte chiuse con un caldo asfissiante. Nelle altre tre gare di Coppa e nelle prime tre giornate di campionato l’Igea ha raccolto solo due pareggi casalinghi. All’esordio un triste 0-0 col Barletta sul neutro di Messina. Domenica scorsa, invece, è servito un miracolo della nuova coppia-gol Angotti-Agostinelli per riacciuffare il Brindisi, dopo lo 0-2 pugliese nei primi 28 minuti. In mezzo la terrificante batosta (4-0) nel derby col Gela di Provenza dell’ex Criniti, che ha contribuito ad accelerare le ultime mosse di mercato della società messinese.

4-4-2 CLASSICO – In attesa di possibili evoluzioni con i nuovi acquisti, il modulo scelto da Bacci è un 4-4-2 classico. Con l’infortunio di Deliperi dopo 20 minuti della gara d’esordio, l’Igea è rimasta senza portiere. In porta sarà ballottaggio tra Cilli e il neo-arrivato 21enne Rocco. Saltato il ritorno di Alizzi per motivi economici, in difesa, dovrebbe essere confermata la retroguardia delle prime uscite, con Mottola e Vicentini sulle fasce e la coppia Zarini-Palma al centro. In mezzo al campo, Bacci sta schierando Stella accanto all’esperto mediano palermitano Pisciotta, con Di Miceli e Grillo sugli esterni. Ancora non è pronto il catanzarese Procopio, mai profeta in patria: sarà lui il principale rivale sulla fascia destra dell’altro ex giallorosso Di Miceli, che lo sostituì a gennaio nella rosa di Domenicali (con identico, scarso utilizzo). In attacco la coppia formata dall’esperto Agostinelli e dal 21enne lametino Angotti. Una squadra con un buon centrocampo, ma fragile in difesa e spuntata in attacco. E soprattutto ancora in costruzione.

I PRECEDENTI – Domenica prossima segnerà il debutto casalingo di Aiello nella veste di Amministratore Unico del Catanzaro. A febbraio 2008, la gara con l’Igea Virtus battezzò invece la presidenza Bove. Una vittoria convincente del Catanzaro per 4-2 con i siciliani due volte in vantaggio con Montella e Ricciardo, rimontati da Falconieri, Gimmelli, Marchano e Alessandro. L’anno scorso di questi tempi, al contrario, la banda di Provenza non riuscì a scardinare il bunker igeano, fermandosi sullo 0-0. Un risultato che ha confermato la buon tradizione siciliana al “Ceravolo”. Solo un’altra volta l’Igea ha perso (1-0, gol di Giglio, a fine 2001). Le altre 4 sfide si sono tutte concluse sul risultato di parità.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Cilli; Mottola, Zarini, Palma, Vicentini; Di Miceli (Crinò), Stella, Pisciotta, Grillo; Agostinelli, Angotti. All.: Bacci.

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Redazione

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