La raccolta differenziata e il Comune di Catanzaro

Nota del Presidente della 1^ Circoscrizione Felice Sità

Il Comune di Catanzaro, nel settembre del 2007, al fine di sensibilizzare i cittadini, presentava una campagna di comunicazione  per la raccolta della differenziata e, nel contempo, dava  inizio alla raccolta dei rifiuti organici. Venivano recapitate nelle abitazioni dei catanzaresi depliants illustrativi contenenti utili indicazioni per le corretta raccolta della differenziata, una biopattumiera con una fornitura di due mesi di sacchetti mater-bi per la raccolta differenziata dell’organico. Le indicazioni informavano altresì che, nel caso si fosse raggiunto l’obiettivo del 35% l’Amministrazione comunale avrebbe valutato l’opportunità della riduzione della tassa sui rifiuti. Concludevano annunciando altri momenti d’informazione e sensibilizzazione. Acqua sotto i ponti ne è passata tanta e, a distanza di due anni, bisogna constatare che non si è provveduto a proseguire la campagna di sensibilizzazione e,  la città nel suo complesso, soffre ancora tanto per la raccolta della differenziata non sempre rimossa sollecitamente, tanto da diseducare i cittadini a servirsi degli appositi cassonetti intasando sempre più quelli per la raccolta dei normali rifiuti solidi urbani o depositandoli ai bordi della strade, con la conseguenza di vedere i siti quasi continuamente sporchi e fatiscenti. Più grottesco appare il tentativo miseramente fallito della raccolta dei rifiuti organici. I cittadini, una volta esaurita la scorta fornita gratuitamente dall’amministrazione, non sono stati messi nelle condizioni di reperire i sacchetti mater-bi, i soli utilizzabili per i rifiuti organici. A distanza di qualche mese, finalmente, venivano installati negli uffici circoscrizionali distributori automatici, in tutto quattro, di sacchetti. L’idea è apparsa fin da subito inadeguata allo scopo perché non solo non veniva consentita una rete di distribuzione capillare per consentire ai cittadini di approvvigionarsi  delle buste, ma questi, una volta raggiunta l’agognata sede, dovevano spendere € 2,50 per il loro acquisto utile per circa un mese. Non si è tenuto conto non solo di quanti erano impossibilitati a raggiungere le sedi circoscrizionali, ma anche del costo elevato non accessibile ai tanti monoreddito, ai tanti pensionati, alle tante famiglie che non raggiungono, per gli acquisti indispensabili, oramai da tempo, la terza settimana. Risultato? I distributori rimangono pieni di buste ed i contenitori gialli utilizzati dai cittadini per i normali rifiuti. Mi chiedo: il sig. Sindaco, tanto attento alla stampa che quotidianamente denuncia il precario stato igienico della nostra città, vorrà trarre le conclusioni in occasione del tagliando di fine consiliatura, se mai verrà fatto, apportando i giusti correttivi al delicato settore dell’igiene o preferirà leggere quotidianamente il bollettino di guerra?
Il Presidente della 1^ Circoscrizione Felice Sità

Autore

Salvatore Ferragina

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