“DIVIDETEVI I MERITI DELLA CONQUISTA MA NON FATE DIVIDERE LA SCUOLA”

Testo integrale della dichiarazione del capogruppo di “Nuova alleanza” Franco Cimino

<La tanto decantata unità politica intorno al “successone” per la Scuola di Magistratura, si è volatilizzata al primo cader di foglie al vento d’autunno. E’ già iniziata la guerra delle rivendicazioni, dell’esclusivo merito di aver riconquistato ciò che il Tribunale amministrativo ci ha riconosciuto. Merito – c’è chi dice – del ricorso ben formulato dalla Provincia. Quella Provincia, cioè, che avrebbe potuto, visto gli impegni elettorali di Berlusconi e la vicinanza dei suoi vertici allo stesso, pretendere sul terreno politico la restituzione della Scuola. Quel terreno politico che oggi sembra essere rifiorito per merito esclusivo – così si dice ancora – di Giuseppe Scopelliti. Il quale non si capisce bene a quale titolo, dei tre che riveste, sia intervenuto sulla vicenda in questione. Se come sindaco di Reggio Calabria, come coordinatore regionale del Pdl o come candidato dello stesso a presidente della Regione. Se fosse sincero, come io auspico e ritengo, nel primo titolo dovrebbe attivarsi per far concedere a Catanzaro una parte di quanto egli meritoriamente ha ottenuto per la sua città con il Ponte sullo Stretto e con il decreto Città metropolitana. Mi riferisco, per esempio, alla restituzione di altri “beni” preziosi sottrattale nel tempo, ovvero a un provvedimento del Governo e del Parlamento a favore di Catanzaro-capoluogo di Regione.
Nel secondo titolo, quello di leader del Pdl calabrese, dovrebbe spiegarci perché non sia intervenuto prima sul Presidente del Consiglio, lasciando così passare tempo prezioso nell’impiegare l’indiscussa autorevolezza sua personale e della sua città.
Nel terzo ruolo, quello di aspirante presidente, avrebbe dovuto accompagnare al suo recente intervento, un’idea di Catanzaro che la renda protagonista di un nuovo progetto per la Calabria. Così chiarendo, anche pubblicamente, che Catanzaro è e resta indiscutibilmente il capoluogo della Calabria, nonostante gli auspici del suo collega di partito, onorevole Bocchino, e di qualche suo concittadino che vorrebbe rinfocolare tristi e nefaste battaglie.
C’è chi aggiunge, in questa lotta rivendicazionista, che il merito della riconquista è dei parlamentari di Catanzaro, quasi tutti del Pdl. Quei parlamentari che in parte pensano di risolvere i nostri problemi con una telefonata al Ministro e, per la restante parte, hanno dovuto attendere la telefonata di Scopelliti per essere da quel Ministro ricevuti. E questo anche ad amplificazione del dubbio che vi sia un’estesa soggezione della nostra classe politica nei confronti di quella di Reggio Calabria e del nuovo capo regionale del Pdl. Sull’altro versante, ci sono i soliti supporter del sindaco, quelli secondo cui Olivo non sbaglia mai. Ovvero ritengono che se le cose vanno male la colpa sia delle passate amministrazioni, se vanno bene, invece, il merito sia esclusivamente della nuova.
 Come questo assioma possa essere riproposto nel caso in questione, con tutte quelle medaglie sul petto di Scopelliti, è davvero difficile capirlo. La verità è che sulla Scuola di Magistratura non ci sono meriti, ma solo colpe. Oppure, al massimo, qualche ritardato e incerto recupero del senso del dovere. Ma la verità più vera è che sulla Scuola abbiamo solo le dichiarazioni di intenti del ministro Alfano che, tra l’altro, si contraddicono con i “si dice” e i passaparola che farebbero pensare a una sotterranea volontà di tripartire la Scuola tra Benevento, Catanzaro e … Palermo.
Diceva Andreotti che a pensar male si fa peccato ma a volte ci s’azzecca. Intanto, le elezioni regionali si avvicinano, e il decreto del Governo non c’è. E senza decreto la Scuola non ci sarà. E visto che ci troviamo dentro questa malizia, è bene dichiarare apertamente, e preventivamente, che Catanzaro non accetta contentini. O la Scuola tutta intera o niente.
E’ una questione di dignità collettiva. Qualcuno può dimenticare la propria, ma non può mortificare quella di Catanzaro. Vero o no?>   

Autore

Salvatore Ferragina

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