Emilio Verrengia e il Trattato di Lisbona

Nota del Vice Presidente del Consiglio Provinciale

“Il ventennale della caduta del muro di Berlino coincide con le ultime firme, avvenute recentemente,  del Trattato di Lisbona di due Paesi, Polonia e Repubblica Ceca,  che fino a due decenni fa, erano al di là della ’cortina di ferro’.  Questo ’miracolo’ di portata storica non sarebbe stato possibile se non fosse esistita una Unione europea solida, capace quindi di assimilare con saldezza intorno ai propri valori di democrazia e diritti quei Paesi che uscivano da decenni di dittatura: creazione di istituzioni democratiche stabili, Stato di diritto, tutela dei diritti umani, sviluppo di un’economia di mercato funzionante sono stati i requisiti chiesti allora ai Paesi ex comunisti che ora compongono l’Unione europea dei 27″. Lo afferma in una  dichiarazione  Emilio Verrengia, vice presidente del conisglio provinciale di Catanzaro, nella sua qualità di  segretario generale aggiunto dell’Aiccre, la Sezione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa.   “Il Trattato di Lisbona, che dovrebbe essere introdotto all’inizio dell’anno prossimo, permetterà – aggiunge –  una virata in senso democratico dell’Unione europea che potrà valersi di un quasi ministro degli esteri europeo e di una propria personalità giuridica e potrà quindi firmare i trattati internazionali. L’Europa, quindi, potrà decisamente scendere nello scenario internazionale con una voce unica e veicolare i propri valori consolidati di pace e diritti. Uno scenario difficilmente immaginabile fino a venti anni fa”.   

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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