AL POLITEAMA IL GENIALE PIANISTA RUSSO NICOLAI LUGANSKY

ARRIVA AL POLITEAMA IL GENIALE PIANISTA RUSSO NICOLAI LUGANSKY

MERCOLEDI’ 18 NOVEMBRE IL SUO ATTESO RECITAL CON MUSICHE DI DEBUSSY E CHOPIN

Nuovo, impedibile appuntamento al Politeama con la grande musica internazionale. Mercoledì 18 arriva sul palcoscenico del Capoluogo il pianista russo Nicolai Lugansky che, appena trentottenne, è considerato dalla critica come uno dei migliori interpreti di Debussy e Chopin.

E’ un pianista che non delude mai. Incarna in sé doti da interprete di primissimo piano. E’ un vero virtuoso, dalla tecnica solidissima: diversamente non si spiegherebbero certi accordi suonati a velocità vertiginosa, senza mai perdere il controllo del suono. Sa sprigionare una potenza sbalorditiva, soprattutto perché non perde mai in purezza il suo suonare, sempre personale, mai retorico o forzato. Entusiasma e trascina. A tratti sembra giocare con la tastiera, tanta è la naturalezza del suo approccio. Alle esplosioni di potenza contrappone momenti lirici e dal tocco finissimo.
Nicolai Lugansky e’ nato a Mosca nel 1972 in una famiglia di scienziati.E’ stato allievo della famosa pianista e docente Tatiana nikolaeva e di  Serguei Dorensky.

ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui l’international Bach Competition di Lipsia nel 1988.

«Semplicemente ero predestinato a fare il pianista». Non c´è altra spiegazione. Nikolai Lugansky lo dichiara con la massima naturalezza. D´altra parte, come si fa a pensare che non sia predestinato alla carriera pianistica un bambino che alla sua prima lezione di musica esegue a memoria una Sonata di Beethoven imparata a orecchio? A sei anni, Lugansky non sapeva nemmeno come fosse fatto un pentagramma, ma suonava già opere che si portano all´esame finale di Conservatorio. Deve molto alla sua straordinaria insegnante, Tatiana Nikolaeva. È stata lei a coltivare per nove anni il talento di Lugansky nelle aule del Conservatorio di Mosca. La sua ultima emozionante intervista del 1993 indica proprio in quel giovane interprete il futuro del grande pianismo russo. Nello stesso anno Lugansky veniva coinvolto in un grave incidente, che gli impediva di suonare per diversi mesi. Un disastro per un pianista che stava per iscriversi al Concorso «Chajkovskij». Magari un altro avrebbe mollato tutto, trovando una perfetta scusa per mandare a monte i suoi sogni impossibili. Ma Lugansky non era il tipo. Al Concorso decise di andarci lo stesso e  vinse il primo premio assoluto. Era l´inizio di una carriera fulminante. Nel giro di pochi anni tutte le più grandi sale del mondo avrebbero conosciuto quei lineamenti da ragazzino per bene, che nascondono una straordinaria maturità artistica. Lugansky entra con calma, si avvicina al pianoforte con una modestia disarmante, e poi tira fuori un temperamento vulcanico, aggredisce l´ascoltatore con la sua arte.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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