Il Pungolo e L’ISOLA SCHIZOFRENICA

 

Georges Gissing, capitato a Catanzaro nei primi anni del novecento disse:<una sera passai un’ora nel primo caffè di Catanzaro…> e poi aggiunse:< In Inghilterra sono uscito da molti bar oppresso dal tedio e dal disgusto; quel caffè di Catanzaro sembrava, al confronto, un’assemblea di saggi e filosofi>. Catanzaro d’altri tempi, fatta a misura d’uomo, ed in cui vi erano le condizioni che consentivano la crescita, sotto ogni profilo, della comunità. Ed oggi? La città latita, i catanzaresi latitano e ciò anche per colpa di un’amministrazione che assume prevalentemente condotte ondivaghe e mai nette. Prendiamo ad esempio l’isola pedonale. Si era partiti con l’attivazione dell’isola pedonale sul Corso Mazzini, per la quale l’attuale amministrazione, per la verità, aveva solo dato esecuzione agli interventi delle precedenti amministrazioni. Si è poi, repentinamente, tornati indietro, e l’isola pedonale, d’un tratto, è stata cancellata e il Corso Mazzini è ridivenuto ostaggio delle autovetture e degli automobilisti. Ora, sono in corso nuovi lavori, per ridisegnare il Corso Mazzini e riformulare l’isola pedonale che dovrebbe essere garantita in un solo tratto e ad alcune ore, divenendo un’isola pedonale fantasma e spezzatino. Per cui alla già confusa isola pedonale attuale si aggiungerebbe altra confusione. Secondo l’amministrazione comunale nella nostra città non può essere attuata in toto l’isola pedonale perché sul Corso Mazzini vi sono uffici regionali e comunali, vi è la sede della Provincia e la sede della Prefettura(!). La tesi, si coglie con un colpo d’occhio, è davvero priva di fondamento. La verità è che sulla questione-isola pedonale l’amministrazione catanzarese ha sempre agito mollemente subendo le influenze di qualche fantomatica associazione di categoria che su questioni forti latita, lasciando gli associati indifesi, e che invece in ordine all’isola pedonale (che valorizzerebbe anche le attività commerciali) assume una condotta ostruzionistica e condizionante. L’isola pedonale costituisce una conquista di civiltà per le città e per le loro comunità ed è adottata ormai dalla prevalenza delle città italiane e consente alla comunità di potere fruire del corso e del centro delle città in modo totale e ai commercianti di potere svolgere le proprie attività pienamente e senza ostacoli. Così ad esempio, oltre che nelle vivibili ed accoglienti città del centro Italia, in Calabria l’isola pedonale è stata attivata, ormai da anni, a Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia, Tropea, Crotone ecc.ecc. Ed invece Catanzaro, la città che si fregia di essere capoluogo di regione, ancora una volta ed anche in relazione alla detta questione, resta indietro manifestando atteggiamenti antistorici e improduttivi. Ed allora a poco vale predicare ruoli primari per Catanzaro se poi l’amministrazione non ha il coraggio politico di adottare atti ed iniziative che consentono la instaurazione di condizioni essenziali di civiltà e vivibilità. Mi auguro che l’amministrazione comunale voglia attivare in modo pieno e permanente l’isola pedonale a Catanzaro, perché già tale eventuale attivazione consentirebbe alla città di fare un salto in avanti in ordine alla vivibilità e fruibilità della città e alla instaurazione di condizioni civiche ottimali, e garantirebbe ai cittadini catanzaresi di potere fruire del Corso Mazzini in modo unico e totale senza condividerlo con le autovetture e senza rischiare di essere travolti.

Dott. Lino Pignataro

(Componente Direttivo Il Pungolo per Catanzaro

il pungolo@gmail.com)

Autore

Salvatore Ferragina

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